sabato 30 marzo 2024
Hezbollah accusa l'esercito di Tel Aviv, che però respinge ogni responsabilità. Non sono coinvolti i soldati italiani. A Gaza 5 morti nell'assalto ai camion di cibo
Un veicolo della missione Onu nel sud del Libano sul confine con Israele, in un'immagine d'archivio

Un veicolo della missione Onu nel sud del Libano sul confine con Israele, in un'immagine d'archivio - Ansa

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Quattro osservatori militari dell’Onu sono rimasti feriti in un’esplosione avvenuta mentre erano di pattuglia a piedi lungo la Linea Blu di demarcazione (il confine sul quale non c’è accordo) tra Libano e Israele. Si tratterebbe di un libanese, un australiano, un cileno e un norvegese della missione Untso che supporta le truppe internazionali dell’Unifil, comprendenti un migliaio di italiani. Media libanesi vicini a Hezbollah hanno attribuito la responsabilità a un drone israeliano, ma Tel Aviv ha smentito.

«Prendere di mira i peacekeeper è inaccettabile» denuncia il portavoce dell’Unifil Andrea Tenenti, sottolineando che «tutti gli attori hanno la responsabilità, sulla base del diritto umanitario internazionale, di evitare di prendere di mira non combattenti, tra cui peacekeeper, giornalisti, personale medico e civili». Negli ultimi giorni il fronte tra Israele e il Libano si è ulteriormente scaldato. Le forze israeliane non si limitano a rispondere al lancio di razzi da parte di Hezbollah ma assumono l’iniziativa. Da ottobre sarebbero stati uccisi nel sud del Libano 270 miliziani e 50 civili.

A Gaza 5 morti nella calca per gli aiuti. «Spari»

Nella Striscia di Gaza prosegue l’operazione militare nel complesso dell’ospedale al-Shifa a Gaza City. Diversi raid notturni sono stati condotti sulla zona di Khan Yunis. E almeno cinque persone sarebbero morte a Gaza City nella ressa, prima dell’alba, attorno a un convoglio di aiuti. L’agenzia Afp afferma che in un suo video si vedono camion muoversi velocemente in mezzo a ruderi in fiamme, con la folla che urla e si accalca, e si odono «spari di avvertimento». La Mezzaluna Rossa riferisce che l’episodio è accaduto all’arrivo di 15 camion alla rotatoria Kuwait, la stessa di precedenti stragi degli affamati. Stando al ministero della Sanità controllato da Hamas, il numero dei palestinesi morti dal 7 ottobre è salito a 32.704.

A Rafah cresce la tensione per l’annunciata offensiva di terra, che potrebbe arrivare a metà aprile. Secondo fonti della Cnn, è attesa per domani a Washington una delegazione di alti funzionari israeliani per discutere dell’operazione. Lunedì scorso il premier Benjamin Netanyahu aveva bloccato la partenza dopo che gli Stati Uniti si erano rifiutati di usare il potere di veto contro la risoluzione delle Nazioni Unite che chiedeva il cessate il fuoco.

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