sabato 19 giugno 2021
Il cardinale Luis Ladaria, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, li aveva avvisati del rischio che un voto su tale questione potrebbe «diventare una fonte di discordia»
Il presidente americano Joe Biden, cattolico, a un funerale a Greensville

Il presidente americano Joe Biden, cattolico, a un funerale a Greensville - Reuters

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In chiusura della loro plenaria virtuale, i vescovi americani hanno dato via libera a stragrande maggioranza dei votanti alla stesura di un documento sul significato dell’Eucaristia nella vita della Chiesa. Sono stati 168 i sì alla proposta di incaricare la Commissione dottrinale della conferenza episcopale Usa di redigere il documento. I contrari sono stati 55, 6 gli astenuti. I presuli Usa sono 433, di cui 160 emeriti.

Il testo dovrà essere votato alla plenaria del prossimo novembre, che dovrebbe tenersi in presenza. La sua approvazione dipenderà dal parere favorevole di due terzi dei vescovi. Il contenuto del documento non è ancora stato precisato, ma la discussione virtuale degli ultimi giorni, in buona parte aperta alla stampa, ha chiarito che conterrà un richiamo del fondamento teologico per la disciplina della Chiesa riguardo alla ricezione della Comunione e includerà anche un “invito speciale” per quei cattolici in posizione di leadership a testimoniare la fede.

È questa la parte più delicata, che ha già sollevato animate discussioni negli Stati Uniti, all’interno e dell’esterno della Chiesa. Gli stessi vescovi non hanno nascosto le loro divisioni, e più volte, nel corso di un’animata discussione durata ore, hanno espresso la loro preoccupazione per il tono politico che il dibattito ha preso. Molti presuli hanno comunque ribadito la necessità di prendere una posizione rispetto a un «presidente cattolico che si oppone agli insegnamenti della Chiesa», un riferimento all’accettazione dell’aborto da parte di Joe Biden.

Il capo della Casa Bianca - il secondo presidente cattolico della storia Usa - nel corso della sua carriera politica infatti modificato la sua posizione, affermando negli ultimi anni di essere personalmente contrario all’interruzione di gravidanza ma d’accordo con la sua legalità. Biden si è sempre detto un cattolico devoto e praticante, e parla spesso dell’importanza della fede nella sua vita. Non è dunque improbabile che le indicazioni che emergeranno a novembre escludano dalla Comunione i politici cattolici che ammettono l’aborto.

«Questo è un presidente cattolico che prende le iniziative più aggressive che abbiamo mai visto in termini di attacchi alla vita», ha affermato ad esempio l’arcivescovo Joseph Naumann di Kansas City. Altri, come Robert McElroy di San Diego, hanno espresso il timore che l’Eucaristia venga usata come «un’arma in battaglie politiche locali».

Spetterebbe infatti ai singoli vescovi decidere se mettere in pratica nella loro diocesi le dichiarazioni-guida della Conferenza episcopale.

Nella prima giornata della plenaria, il nunzio apostolico per gli Usa, Christophe Pierre, aveva però invitato i vescovi a procedere senza fretta e a seguire il metodo del dialogo. «Il punto di partenza non può essere far vergognare i deboli, ma proporre Colui che può rafforzarci per superare le nostre debolezze, soprattutto attraverso i sacramenti della riconciliazione e dell’Eucaristia – aveva detto l’arcivescovo Pierre –. Non siamo una chiesa dei perfetti, ma una chiesa pellegrina bisognosa della misericordia offerta generosamente da Cristo».

Nella Messa per il “Corpus Domini” lo scorso 6 giugno papa Francesco ha detto che la Comunione «non è la ricompensa dei santi ma il pane dei peccatori». E il cardinale Luis Ladaria, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, in una lettera ai vescovi Usa li aveva avvisati che un voto su tale questione potrebbe «diventare una fonte di discordia».



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