venerdì 13 luglio 2012
​Il Parlamento croato ha approvato oggi una nuova versione della legge sulla fecondazione assistita, tra le più permissive in Europa. Possibile il congelamento di embrioni e anche l'eterologa. Obbligo di informare i figli al 18esimo anno. Alla nuova legge si sono opposti la Chiesa cattolica e l'opposizione di centro-destra. La relazione al Parlamento italiano: embrioni congelati, boom senza freni | Lucio Romano: «Futuro incerto per quelle vite nei freezer» | Movimento vita: legge 40, subito le linee guida. Roccella: stop a "congelamento libero"
Scongelare le linee guida di Francesco Ognibene 
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Il Parlamento croato ha approvato oggi una nuova versione della legga sulla fecondazione medicalmente assistita, considerata una tra le più liberali e permissive in Europa, perché, tra l'altro, permette il congelamento non solamente dei gameti maschili e femminili, come consentiva la vecchia legge, ma anche di embrioni. Alla nuova legge si sono fortemente opposti la Chiesa cattolica e l'opposizione di centro-destra. A favore del provvedimento, passato con 88 voti favorevoli su 151 deputati, si sono espressi tutti i partiti dicentro-sinistra, mentre contro ha votato l'opposizione di centro-destra. Il diritto all'accesso alla fecondazione assistita viene garantito a tutte le coppie che non possono avere figli, incluse quelle di fatto, dunque non sposate, e anche alle donne single, ma sono esplicitamente escluse le coppie lesbiche. La precedenza viene data alla fecondazione omologa, ovvero all'utilizzo dei gameti della coppia che si sottopone al trattamento, mentre il seme o l'ovulo di donatori esterni è permesso nel caso non sia possibile utilizzare quelli dei futurigenitori o quando si vuole evitare la trasmissione di gravi malattie genetiche. È permessa anche la donazione di embrioni. CONGELAMENTO DEGLI EMBRIONI CONSENTITOSe la precedente legge vietava la crioconservazione degli embrioni, da oggi invece gli embrioni potranno essere crioconservati nell'azoto liquido presso i centri medici specializzati, per cinque anni, e su richiesta della coppia interessata per ulteriori cinque anni. Prevedibile che nel giro di poco tempo si rei un enorme deposito di embrioni, perché la legge permette la fecondazione di dodici ovuli e l'introduzione nel corpo della donna di un massimo di due embrioni a procedimento, che potrà essere ripetuto, nel caso non sia riuscito, per sei volte. Controversa anche la norma che impone ai genitori e allo Stato di informare, al momento del raggiungimento della maggiore età, la persona nata con la fecondazione assistita della sua origine biologica, inclusal'identità dei genitori biologici nel caso il procedimento sia stato condotto con gameti donati. Questo potrebbe disincentivare la donazione di gameti, specialmente quelli maschili, già ora quasi inesistente in Croazia. La maternità surrogata rimane proibita. Secondo i dati del ministero della Salute, una coppia su sei in Croazia ha problemi di fecondità. LA CONFERENZA ESPISCOPALE CROATA: LEGGE IMMORALE E DISUMANA La Conferenza episcopale croata (HbK) ha definito la legge "profondamente immorale e disumana" perché apre la porta "alla dissoluzione dei valori fondamentali del matrimonio e della famiglia". Secondo i vescovi croati la legalizzazione della crioconservazione degli embrioni "alle persone umane concepite in questo modo non garantisce il diritto alla vita, ma, nella maggior parte dei casi, li condanna a morte". Il governo, dal canto suo, ha difeso la legge insistendo che "chiunque ritenga non-etica una o tutte le procedure permesse dalla legge non è costretto a sottoporvisi, ma bisogna dare la possibilità alle coppie che non possono avere figli di scegliere ed essere assistite dalla sanità pubblica nella loro scelta".

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