venerdì 2 novembre 2018
Kim andrà a Seul. E apre agli ispettori internazionaliVisita imminente, secondo il presidente sudcoreano Moon Jae-in. Il regime è pronto a mostrare al mondo la chiusura del sito di test nucleari
La bandiera "unificata" delle due Coree all'inaugurazione dei Giochi invernali di PyeongChang nel febbraio scorso (Ansa)

La bandiera "unificata" delle due Coree all'inaugurazione dei Giochi invernali di PyeongChang nel febbraio scorso (Ansa)

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Le Coree hanno concordato di informare il Comitato olimpico internazionale dell'intenzione di ospitare congiuntamente i Giochi olimpici estivi del 2032. Lo ha riferito l'agenzia Yonhap, secondo cui Seul e Pyongyang hanno raggiunto l'intesa durante i colloqui sugli eventi sportivi nella cittadina di confine di Kaesong. Inoltre, i due Paesi hanno deciso che tenteranno di presentarsi con una squadra unica ai prossimi campionati mondiali maschili di pallamano. Un impegno che segue l'utilizzo di un'unica bandiera sia ai Giochi di Torino 2006 e sia aile recenti Olimpiadi di PyeongChang dove i due Paesi hanno presentato atleti in squadre miste tra Nord e Sud.

Mai il dinamismo diplomatico di Kim jong-un è stato così inarrestabile. L’agenda dell’ultimo dei Kim ribolle. Il giovane leader nordcoreano andrà in Russia, riceverà il presidente cinese Xi Jinping, vedrà (forse) il premier giapponese Shinzo Abe. Ma prima di tutto si recherà a Seul. Una visita “imminente”, ha fatto sapere il presidente sudcoreano Moon Jae-in. Tra Sud e Nord continua, insomma, la stagione dell’amore. A settembre i due leader si sono incontrati per la terza volta, accelerando la preparazione della visita nella capitale del Sud. Ma sembra accelerare anche l’altro scottante dossier, quello della denuclearizzazione. Con la Corea del Nord pronta a fare un passo verso il disgelo con gli Stati Uniti. Pyongyang si starebbe preparando alla visita degli ispettori internazionali per la verifica della chiusura del sito di test nucleari di Punggye-ri. È la valutazione, ha riferito l'agenzia Yonhap, emersa durante l'audizione al Parlamento sudcoreano del National intelligence service (Nis), l'agenzia dei servizi segreti di Seul, in linea con quanto riferito dal segretario di Stato Usa, Mike Pompeo dopo la quarta visita a Pyongyang di poche settimane fa.


A maggio, il Nord aveva annunciato la demolizione del sito invitando un gruppo di media internazionali a testimoniare le detonazioni che fecero crollare gli ingressi alla rete dei tunnel che hanno "ospitato" le sei detonazioni atomiche nordcoreane, di cui la prima avvenuta nel 2006 e l'ultima a settembre 2017. Nell'audizione a porte chiuse, i vertici del Nis hanno spiegato che "sono stati rilevati segnali secondo cui la Corea del Nord sta facendo alcuni preparativi e l'attività di intelligence relativa su una possibile visita di esperti stranieri al sito di test nucleari e alla demolita base di lancio dei missili di Dongchang-ri", ha riferito Kim Min-ki, parlamentare del partito Democratico, lo stesso del presidente Moon Jae-in, menzionando quindi nell'ultima parte anche il Sohae satellite ground. Il Nord ha convenuto di chiudere in via permanente Dongchang-ri, il sito dei test sui motori dei missili nonchè di lancio dei vettori stessi accettando inoltre la visita degli ispettori internazionali, in base alle conclusioni raggiunte da Kim e Moon al loro terzo summit, tenuto a settembre a Pyongyang. Il parlamentare ha aggiunto che l'intelligence sudcoreana sta seguendo le attività alle strutture nucleari e missilistiche del Nord, incluso il complesso atomico di Yongbyon, senza aver finora rilevato grandi attività. Il Nis, infine, ha ribadito che il Nord è impegnato nella pirateria informatica allo scopo di raccogliere informazioni e denaro, violando email e appropriandosi di bitcoin e altre monete virtuali da scambiare in valuta straniera.


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