lunedì 11 giugno 2018
In totale sono 10 milioni le schede del voto del 12 maggio scorso che il Supremo consiglio giudiziario iracheno deve ricontare dopo le denunce di irregolarità. Quattro arresti
Non è ancora chiaro quante schede siano state distrutte nell'incendio a Baghdad (Ansa)

Non è ancora chiaro quante schede siano state distrutte nell'incendio a Baghdad (Ansa)

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Un incendio è scoppiato nel magazzino di Baghdad che conteneva il maggior numero di schede delle
elezioni parlamentari in Iraq da ricontare per una serie di irregolarità. Non è chiaro se le schede siano state distrutte dalle fiamme. Secondo un portavoce del ministero degli Interni sono ancora integre, ma un consigliere della provincia di Baghdad, Mohamed al-Rabeei, ritiene che "tutte le scatole e tutte le schede hanno preso fuoco". Le cause dell'incendio non sono ancora state rivelate. Nella serata di ieri sono finiti in cella tre poliziotti e un funzionario della Commissione elettorale, anche se le autorità non hanno fornito altri particolari. In totale sono 10 milioni le schede del voto del 12 maggio scorso che il Supremo consiglio giudiziario iracheno deve ricontare sulla base di un emendamento della legge elettorale dopo le denunce di irregolarità e brogli.

Il Supremo consiglio ha fatto sapere che ai giudici nominati per le verifiche sono state interrotte le linee telefoniche per impedire ogni contatto con i candidati o i loro rappresentanti. Nel magazzino che ha preso fuoco sono conservate le schede del distretto di al Rusafa ad est di Baghdad.

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