venerdì 20 ottobre 2023
Il discorso alla nazione: dai successi di Israele e Ucraina «dipende la sicurezza dell'America». La situazione militare sul terreno ucraino. Il capo del Cremlino visita le truppe a Rostov
Il presidente statunitense Joe Biden ha parlato in prima serata alla nazione dallo Studio Ovale della Casa Bianca. Alle sue spalle una foto della famiglia e, a destra, del figlio Hunter

Il presidente statunitense Joe Biden ha parlato in prima serata alla nazione dallo Studio Ovale della Casa Bianca. Alle sue spalle una foto della famiglia e, a destra, del figlio Hunter - Reuters

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Dalla richiesta al Congresso di garantire un «sostegno senza precedenti» a Israele agli aiuti all'Ucraina, perché dai «loro successi dipende la sicurezza nazionale dell'America». In un inusuale e drammatico discorso alla nazione pronunciato in prima serata, dalla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha provato a spiegare agli americani che cosa c'è in gioco in Medio Oriente e in Europa. Ma quello che è durato quindici minuti è parso un messaggio a tutte le democrazie del mondo.

L'intervento è arrivato alla vigilia della richiesta che il presidente farà al Congresso di approvare l'invio di 60 miliardi di dollari in aiuti militari e umanitari all'Ucraina e di 14 miliardi di dollari a Israele. Biden ha rimesso di nuovo l'America al centro del mondo, ricordato che, come durante la Seconda guerra mondiale, gli americani stanno di nuovo costruendo un «arsenale della democrazia», e sottolineato come le «decisioni che prenderemo ora segneranno i prossimi decenni».

Il presidente ha indicato come gli Stati Uniti stiano guidando una coalizione di cinquanta Paesi che si oppongono alla Russia. «Cosa succederebbe - ha chiesto - se andassimo via? Noi siamo la nazione decisiva». Ma il fronte adesso si è allargato al Medio Oriente e lo sforzo va raddoppiato.

Dopo essere tornato a Washington dalla visita lampo in Israele, dieci giorni dopo il massacro di civili portato avanti da Hamas, Biden ha sottolineato quanto garantire il sostegno ai due Paesi rappresenti un motivo di interesse cruciale per la stabilità globale. Hamas e il presidente russo Vladimir Putin, ha detto, «vogliono annientare completamente le democrazie». «Hamas e Putin - ha aggiunto - rappresentano minacce differenti, ma hanno questo in comune».

Biden ha detto che «non possiamo cedere sulla pace», ma ha anche parlato dell'emergenza umanitaria a Gaza, dichiarando che il «popolo ha urgente bisogno di cibo, acqua e medicine», un modo per rammentare all'Egitto di mantenere la promessa di aprire nelle prossime ore il varco a sud di Rafah e permettere l'ingresso dei convogli umanitari. Alla fine del suo discorso, i giornalisti al seguito hanno sentito qualcuno dello staff dire ad alta voce «chiaro» e un altro, «è stato grande».

Da non trascurare la scenografia alle spalle del presidente, sempre studiata e simbolica: dietro Biden c'erano due foto, una della sua famiglia e l'altra del figlio, Hunter Biden, con un bambino sulle spalle. Hunter non è una figura laterale nella narrazione presidenziale di questi mesi: è il bersaglio dei Repubblicani alla Camera, che stanno tentando di metterlo sotto accusa per il suo passato legato ad armi, tossicodipendenza e controversi rapporti con governi stranieri, con l'obiettivo in realtà di mettere sotto impeachment il presidente e consegnarlo a una campagna elettorale intossicata.

Ma adesso Biden ha spiegato cosa c'è in gioco in Medio Oriente e in Ucraina, lanciato il monito che il «conflitto può allargarsi ad altre parti del mondo», e rimandato la palla agli stessi Repubblicani del Congresso, alle prese con lo stallo per l'elezione dello speaker alla Camera. Biden ha fatto capire che non c'è più tempo da perdere. Ora tocca ai legislatori rispondere nelle prossime ore.

Ucraina, due civili uccisi a Kherson. Putin visita le truppe a Rostov

Proseguono i combattimenti nell'est dell'Ucraina, dove due civili sono rimasti uccisi dagli attacchi di Kiev su Alyoshki e Peschanovka, nella regione meridionale di Kherson. In totale, «l'artiglieria ucraina ha bombardato 12 comunità sulla riva orientale del Dniepr nella regione di Kherson nelle ultime 24 ore».

Diverse esplosioni sono risuonate nella notte a Melitopol, città occupata nella regione di Zaporizhzhia. L'esplosione più forte è stata udita nella zona di Aviamistechka, dove i russi hanno installato la loro base militare nell'aeroporto.

Le Forze armate ucraine affermano di aver ucciso quasi 1.400 russi negli ultimi combattimenti. Secondo Kiev sono più di 292.000 i russi morti dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, il 24 febbraio del 2022.

Dall'altra parte del confine, il presidente russo Vladimir Putin ha visitato ieri il quartier generale dell'esercito russo per l'operazione in Ucraina a Rostov-sul-Don. Putin ha incontrato il capo di stato maggiore e comandante delle operazioni militari, Valery Gerasimov, che gli ha presentato un rapporto sullo stato dell'offensiva.

L'ultima visita di Putin al quartier generale militare era stata in agosto. Lo scorso giugno Rostov era stata teatro dello spettacolare ammutinamento da parte dei mercenari di Wagner.

Putin a colloquio con il capo di stato maggiore e comandante delle operazioni militari in Ucraina, Valery Gerasimov, nel quartiere generale di Rostov-sul-Don

Putin a colloquio con il capo di stato maggiore e comandante delle operazioni militari in Ucraina, Valery Gerasimov, nel quartiere generale di Rostov-sul-Don - Ansa/Kremlin

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