martedì 9 settembre 2014
​È la sesta volta. Gli avvocati: “La Corte ha concesso un’ultima possibilità alla controparte, dato che il loro avvocato era per l’ennesima volta assente». VAI AL DOSSIER
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In un’udienza di pochi minuti, tenutasi stamane davanti all’Alta Corte di Lahore, il giudice Anwar Ul Haq ha aggiornato per la sesta volta il processo d'appello ad Asia Bibi, rinviando le parti al 16 ottobre. Lo comunicano a Fides gli avvocati di Asia, S.K. Chaudry e Sardar Mushtaq Gill. A detta degli avvocati, “la Corte ha concesso un’ultima possibilità alla controparte, dato che il loro avvocato era per l’ennesima volta assente”. Nella prossima udienza gli avvocati dovranno consegnare le loro “argomentazioni finali”, in forma scritta. In base a queste, il giudice si formerà un’idea e poi emetterà una sentenza. Il caso sembrerebbe, dunque, essersi sbloccato. Gill spiega a Fides: “A giugno scorso abbiamo presentato una speciale istanza all’Alta Corte, appellandoci ad alcuni articoli che impongono al Tribunale di esaminare un caso e giudicare. Il caso di Asia dovrà essere ascoltato. Siamo poi fiduciosi nel fatto che, esaminando nel merito i fatti, Asia possa essere assolta. I timori nascono solo da possibili influenze negative o pressioni degli estremisti sui giudici. Ma il giudice Anwar Ul Haq è persona stimata e corretta. Confidiamo nella buona fede e nell’indipendenza della magistratura”.
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