Il campo di concentramento di Auschwitz - Archivio
La città di Amsterdam ha annunciato che rimborserà un equivalente di 100.000 euro come indennizzo per i tram che vennero utilizzati per portare migliaia di ebrei verso i campi di sterminio nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Lo riporta Dutch News precisando che dopo l'uscita del documentario Verdwenen Stad (Città perduta) del regista vincitore dell'Emmy Willy Lindwer, che indaga proprio sul ruolo assunto dal servizio tramviario cittadino nell'avere collaborato con i nazisti, la città olandese ha predisposto oltre al rimborso anche l'installazione di pannelli commemorativi nelle principali stazioni. Sin dal lancio del film di Lindwer, Amsterdam ha annunciato, 80 anni dopo la Seconda guerra mondiale, che esiste una "responsabilità storica e morale per la collaborazione dei tram municipali nella deportazione degli ebrei di Amsterdam", mentre il servizio tramviario Gvb ha espresso un "sentito e sincero rammarico". Il risarcimento sarà corrisposto all'organizzazione ebraica Centraal Joods Overleg. In previsione anche l'istituzione di un memoriale.
"Quello che abbiamo scoperto è che i tram di Amsterdam collaborarono in modo massiccio con i nazisti. Il primo passo è mettere pannelli commemorativi in tutti i luoghi. La seconda è restituire 100.000 euro, la terza sono le scuse ufficiali e il risarcimento dei danni", ha affermato Lindwer al sito di notizie olandese. Nel suo film Lindwer e l'autore Guus Luijters viaggiano sullo storico tram 8 per la città, intervistando i sopravvissuti all'Olocausto.
L'8 agosto 1944 un tram di Amsterdam portò Anna Frank alla prigione di Weteringschans dopo essere stata prelevata dal suo nascondiglio, per poi iniziare il suo viaggio verso la morte. Il mezzo faceva parte di una serie di tram notturni olandesi che deportarono 48.000 ebrei di Amsterdam durante l'Olocausto, tram commissionati dai nazisti e pagati con le ricchezze che rubarono agli ebrei.
