La “Thatcher made in Japan” che adora l'heavy metal
di Redazione
Giornalista televisiva ha scalato i vertici del partito sfidando i pregiudizi tipici di una società "chiusa" come quella nipponica

Sanae Takaichi, conservatrice 'thatcheriana' intransigente e sostenitrice della sicurezza, è pronta a diventare il nuovo primo ministro del Giappone, nonché la prima donna, assumendo la guida del Paese, quarta economia mondiale, in un momento di insolita instabilità politica, prezzi in aumento e tensioni crescenti nella regione Asia-Pacifico.
Ha conquistando la leadership del Partito Liberal-democratico (Ldp) al governo. Questa è la sua terza candidatura alla guida del partito. Takaichi è un'anomalia nella politica giapponese, dominata da generazioni di politici uomini che hanno seguito le orme dei loro padri e nonni. Nativa di Nara, nel Giappone occidentale, ha suonato la batteria in una band heavy metal durante gli anni del college e ama andare in moto e fare immersioni subacquee. E' stata eletta al parlamento nel 1993 e ha ricoperto diversi incarichi governativi di alto livello, tra cui quello di ministro della sicurezza economica dal 2022 al 2024. Il nuovo mandato alla guida dell'Ldp durerà fino al 2027, e con la vittoria, Takaichi si prepara a succedere ufficialmente al premier uscente Shigeru Ishiba nel corso del mese. La coalizione di governo, infatti, seppur minoritaria, resta la prima forza parlamentare grazie all'alleanza con il partito centrista Komeito, in presenza di una opposizione frammentata. "Trasformeremo questa percezione di ansia che pervade la nostra società, in un sentimento di speranza", ha detto Takaichi nel discorso di accettazione. Ex giornalista televisiva, Takaichi ha fatto il suo ingresso nella politica giapponese nel 1993, conquistando un seggio alla Camera bassa come indipendente, in rappresentazione della sua prefettura natale, Nara, nel Giappone centrale.
Dopo essere entrata a far parte del partito conservatore nel 1996, ha ricoperto la carica di ministro di Stato per gli Affari di Okinawa e dei Territori Settentrionali nell'esecutivo di Abe, successivamente è diventata la prima donna a presiedere il Consiglio di ricerca politica dell'Ldp. Takaichi è poi diventata ministro degli Affari interni e delle comunicazioni, ricoprendo questo ruolo per un periodo record di 1.438 giorni. Nel 2022 la nuova nomina a ministro della Sicurezza economica. La nuova leader del partito conservatore - che spesso cita la statista inglese Margaret Thatcher come modello, sostiene le politiche economiche definite 'Abenomics', in approvazione di un maggiore stimolo monetario attraverso la Banca del Giappone, il rafforzamento della spesa pubblica e l'intensificazione delle riforme strutturali per aumentare la competitività e la crescita a lungo termine. Affiliata alla Nippon Kaigi, la maggiore organizzazione non governativa e gruppo di pressione di estrema destra ultraconservatrice e ultranazionalista del Giappone, è una ferma oppositrice al matrimonio tra persone dello stesso sesso e al doppio cognome. Si è inoltre detta favorevole alla revisione dell'articolo 9 della Costituzione giapponese che vieta al Giappone di entrare in un conflitto armato, ed è considerata un "Falco" nei riguardi della Cina.
Takaichi è nota per le sue posizioni dure in materia di sicurezza nazionale, difesa e immigrazione. E' una protetta dell'ex primo ministro Shinzo Abe, il primo ministro giapponese rimasto in carica più a lungo e ideatore dell'iniziativa "Indo-Pacifico libero e aperto" che promuove il Giappone come contraltare all'ascesa economica e militare della Cina.
Dopo l'assassinio di Abe nel 2022, Takaichi è diventata un punto di riferimento per l'ala più aggressiva del partito. Secondo gli esperti, la sua posizione nazionalista rischia di complicare i rapporti con la Cina e potrebbe minare i recenti sforzi del Paese per migliorare i rapporti con la Corea del Sud.
Nei rapporti con gli Usa, il punto di maggiore contesa potrebbe riguardare l'accordo commerciale raggiunto il mese scorso dalle amministrazioni Trump e Ishiba. Takaichi ha suggerito che potrebbe voler riaprire i colloqui sull'accordo tariffario, come gli impegni di investimento giapponesi per 550 miliardi di dollari negli Stati Uniti. "Se, nel corso dell'attuazione, dovessero emergere elementi che danneggiano l'interesse nazionale del Giappone, allora la rinegoziazione e' una possibilita'", ha affermato Takaichi durante un dibattito su Fuji TV il mese scorso.
Takaichi è sostenuta dai membri del suo partito che vogliono vedere il Giappone meno dipendente dagli Stati Uniti. Sostiene che il Giappone debba dotarsi di maggiori capacità difensive. Ha inoltre promosso un dibattito sull'autorizzazione all'uso di armi nucleari statunitensi in Giappone in caso di emergenza.
Durante un dibattito tra i candidati il mese scorso, Takaichi ha affermato che il Giappone dovrebbe rafforzare la sua alleanza con gli Stati Uniti e aumentare la cooperazione con la Corea del Sud e le Filippine. Ha affermato di nutrire preoccupazioni riguardo alla Cina, ma spera di poter continuare il dialogo con Pechino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Temi






