Hamas ha liberato gli ostaggi mettendo in scena l'ormai consueto rituale

L'operazione prevede la liberazione di 602 detenuti in cambio del ritorno a casa in tutto di sei ostaggi. La famiglia Bibas ha confermato che i resti restituiti sono quelli di Shiri
February 21, 2025
Hamas ha liberato gli ostaggi mettendo in scena l'ormai consueto rituale
ANSA | I due ostaggi esibiti su un palco da Hamas prima di essere consegnati
Si è ripetuto l'ormai consueto macabro rituale. Con gli ostaggi liberati esibiti – questa volta assieme ad alcune armi e attrezzature militari sottratte all’esercito israeliano durante l’attacco del 7 ottobre – su un palco circondato dalla folla a Rafah. L’intero iter è stato rispettato. Avera Mengistu e Tal Shoham, dopo essere transitati sul palco, sono stati consegnati ai funzionari della Croce Rossa e da questi all'Idf: Il 37enne di origini etiopi e il 39enne austriaco-israeliano si trovano ora in territorio israeliano. Il primo fu rapito nel 2014 dopo aver attraversato la Striscia di Gaza, e Tal Shoham, 40 anni, invece, è stato portato via dal Kibbutz Be'eri il 7 ottobre 2023.
Stessa scena sul palco allestito a Nuseirat, nel centro di Gaza, dove sono stati fatti sfilare altri tre ostaggi, Omar Shem-Tov, che ha baciato sulla testa due miliziani di Hamas, Omar Wankert e Elia Cohen. L'altro ostaggio Hisham al-Sayed, un beduino israeliano tenuto prigioniero a Gaza dal 2015, è stato rilasciato senza "cerimonia pubblica".
In occasione del rilascio Hamas ha anche ribadito di essere "pronto a passare alla seconda fase dell'accordo, con la volontà di completare" la liberazione completa degli ostaggi, in cambio di "un cessate il fuoco permanente e un ritiro completo" di Israele dalla Striscia. Uno dei leader di Hamas in carcere, Salama Katkawi, sarà scarcerato oggi nell'ambito dello scambio con gli ostaggi israeliani. L'operazione prevede la liberazione di 602 detenuti in cambio del ritorno a casa di sei ostaggi. Tra i detenuti palestinesi che verranno rilasciati figurano altri esponenti di spicco, come Abdel Nasir Issa, responsabile di due attentati suicidi; Othman Balal, condannato a 27 ergastoli per una serie di attacchi terroristici, e Omar Azban, legato a attentati che hanno provocato numerose vittime civili. Verranno liberati anche detenuti veterani, tra cui Naal al-Barguti, considerato il detenuto più longevo, Alaa al-Bazziyan, e Samar al-Makhroom, condannato per un omicidio risalente a 40 anni fa. Inoltre, dei 602 detenuti, 445 sono stati arrestati a Gaza durante la guerra, 110 sono ritenuti particolarmente pericolosi e 47 erano stati rilasciati in precedenti accordi per poi essere nuovamente arrestati.
Dolore e raccapriccio per la sorte della famiglia Bibas - ANSA
Dolore e raccapriccio per la sorte della famiglia Bibas - ANSA

Il dolore della famiglia Bibas

La famiglia Bibas ha confermato che i resti restituiti in Israele ieri sono stati quelli dell'ostaggio Shiri Bibas, fatta prigioniera dai militanti palestinesi nell'ottobre 2023. "Dopo il processo di identificazione presso l'Institute of Forensic Medicine, questa mattina abbiamo ricevuto la notizia che temevamo di più. La nostra Shiri è stata assassinata in prigionia e ora è tornata a casa dai suoi figli, dal marito, dalla sorella e da tutta la sua famiglia per riposare", ha affermato la famiglia Bibas in una dichiarazione.
Le autorità israeliane ''non hanno fornito alcun dettaglio ufficiale sulle cause di morte'' di Shiri Bibas e dei suoi due bambini, Ariel e Kfir, rapiti il 7 novembre del 2023 da Hamas. Lo ha dichiarato la famiglia Bibas in una nota."Qualsiasi diffusione di dettagli, inclusi riferimenti al trattamento dei corpi, è contrario alla volontà della famiglia e chiediamo che ciò venga evitato", si legge nella nota. "La famiglia non ha ricevuto alcun dettaglio del genere da fonti ufficiali", prosegue il comunicato.
Ieri le Forze di difesa israeliane (Idf) avevano contestato al movimento islamista della Striscia di Gaza la mancata restituzione della salma di Shiri, definendola "una flagrante violazione dell'accordo di tregua". Al posto della donna, nella bara nera inviata da Hamas sono stati trovati i resti di un'anonima gazawi il cui dna non corrisponde ad alcuno dei rapiti israeliani. In serata le Brigate al Qassam avevano poi riferito all'emittente araba al-Jazeera di avere consegnato i resti di Shiri alla Croce rossa. Hamas ha spiegato l'errore dichiarando che il corpo della donna "è stato fatto a pezzi e si è mescolato ad altri corpi sotto le macerie dopo un attacco israeliano". Kfir e Ariel Bibas "sono stati brutalmente assassinati dai terroristi a mani nude e dopo la loro morte sono state compiute azioni orribili per coprire le atrocità commesse: hanno mutilato i corpi in modo che le Idf potessero essere incolpato di averli uccisi in un bombardamento", ha dichiarato ieri il portavoce delle forze armate israeliane Daniel Hagari respingendo duramente la ricostruzione degli islamisti palestinesi secondo cui i due bambini avrebbero perso la vita a causa di un attacco aereo delle Idf nei primi giorni della guerra dello Stato ebraico contro Hamas.
I familiari degli ostaggi a Tel Aviv - ANSA
I familiari degli ostaggi a Tel Aviv - ANSA

Chi sono gli ostaggi rilasciati

Ha doppia cittadinanza israeliano e austriaca Tal Shoham, rapito insieme alla sua famiglia il 7 ottobre del 2023 dal kibbutz Be'eri. Era invece tenuto in prigionia da 11 anni Avera Mengistu, ebreo di origini etiopi entrato per errore nella Striscia di Gaza nel 2014. Il primo a salire sul palco è stato Tal Shoham, 39 anni, rapito dalla sua casa insieme ad altri otto membri della sua famiglia. Tra questi c'erano Shoshan Haran, 67 anni, Avshalom Haran, 66 anni, Lilach Lea Kipnis, 60 anni, Adi Shoham, 38 anni, Naveh Shoham, 8 anni, Yahel Gani Shoham, 3 anni, Sharon Avigdori, 52 anni e Noam Avigdori, 12 anni. Il 7 ottobre Shoham era in visita a Be'eri per la festività di Simchat Torah con la moglie e i figli perché sua moglie era cresciuta lì.
Anche la moglie e i figli di Shoham sono stati presi in ostaggio da Hamas e tenuti insieme, ma separati da Tal. Sua moglie Adi e i figli Naveh e Yahel, ora di 9 e 4 anni, sono stati rilasciati nel primo accordo di sequestro il 25 novembre 2023, dopo 50 giorni,
Il secondo a essere rilasciato è stato Mengistu, un ebreo israeliano di origine etiope che secondo i medici soffriva di una malattia psichiatrica quando attraversò il confine con la Striscia di Gaza il 7 settembre 2014. Nato in Etiopia, emigrato in Israele all'età di cinque anni con la sua famiglia come parte dell'Operazione Salomone. È cresciuto ad Ashkelon con i suoi otto fratelli e sorelle. Dopo che suo fratello maggiore, Michael, ha sofferto di anoressia ed è morto all'età di 29 anni, il suo stato mentale è peggiorato e ha iniziato a condurre lunghe marce da solo in tutto Israele.
L'uomo, ora 38enne, aveva 28 anni quando è entrato nella parte settentrionale della Striscia di Gaza dopo aver litigato con la madre, secondo Human Rights Watch. Hamas sostiene che sia un soldato, un'affermazione contestata sia da Human Rights Watch sia dalla sua famiglia. Nel gennaio 2023 Hamas diffuse un video in cui chiedeva a Israele di negoziare la sua liberazione.
Gli altri 4 ostaggi liberati oggi sono: Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert e Hisham al-Sayed.
Omer Shem-Tov, 21 anni è stato rapito dal festival Nova e tenuto prigioniero insieme ai suoi amici Mia e Itai Regev, rilasciati come parte dell'accordo di sequestro. Durante il rapimento, Omer ha condiviso la sua posizione in tempo reale con la sua famiglia, e loro lo hanno visto entrare nel territorio di Gaza, incapaci di aiutarlo. Prima di essere rapito lavorava come cameriere mentre coltivava il suo interesse per la musica, concentrandosi in particolare sull'organizzazione di eventi e lavorando come Dj.
Eliya Cohen, 27 anni, era con la sua fidanzata, Ziv Aboud, alla festa Nova a Re'im. Dopo l'inizio del lancio di razzi, la coppia ha raggiunto un rifugio protetto, che si è trasformato in una trappola mortale. Appassionato di musica, Eliya organizzava feste e portava artisti internazionali. Prima del rapimento, aveva iniziato a lavorare nel settore delle vendite immobiliari.
Omer Wenkert, 22 anni, era andato a ballare con il suo amico Kim Damati, rimasto ucciso, al festival Nova di Re'im. La famiglia ha scoperto del rapimento per un video diffuso da Hamas, che mostrava Omer sdraiato in un camion, circondato da terroristi, ammanettato con entrambe le mani. Il ragazzo soffre di una malattia intestinale.
Hisham al-Sayed, un beduino israeliano di 28 anni del villaggio di Hura nel deserto del Negev, è entrato nella Striscia vicino al valico di Erez nell'aprile 2015. Secondo suo padre, non era la prima volta che entrava a Gaza, ma in questo caso è stato fermato da Hamas e preso in custodia. Ha trascorso quasi 3.600 giorni nelle mani del gruppo terroristico.

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