venerdì 10 gennaio 2020
A due giorni dallo schianto con 176 morti, si rafforza l'ipotesi che il velivolo sia stata abbattuto per errore da uno o più missili antiaerei iraniani. Il Canada: lo confermano fonti di intelligence
La Mezzaluna rossa recupera i corpi delle vittime della sciagura aerea di Teheran

La Mezzaluna rossa recupera i corpi delle vittime della sciagura aerea di Teheran - Ansa

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A due giorni dalla tragedia del volo ucraino, schiantatosi a terra poco dopo il decollo dall'aeroporto di Teheran sei ore dopo l'attacco iraniano a postazioni militari Usa in Iraq, si rafforza l'ipotesi che il Boeing, che aveva a bordo 176 persone, sia stato abbattuto per errore da uno o più missili antiaerei iraniani. Fonti di intelligence Usa e del Pentagono lo ritengono "altamente probabile": un satellite ha rilevato segnali a infrarossi del lancio di due missili, probabilmente SA-15, di fabbricazione russa, seguiti dal segnale di un'esplosione. E il premier canadese Justin Trudeau (a bordo c'erano 63 canadesi) ha dichiarato, citando fonti di intelligence, che "le prove raccolte indicano che l'aereo ucraino precipitato a Teheran potrebbe essere stato colpito non intenzionalmente".




Il New York Times ha inoltre riferito di avere a disposizione che video che mostrerebbe come un missile iraniano avrebbe colpito un aereo al di sopra di Parand, nei pressi dell'aeroporto di Teheran. Anche il ministro della Difesa dell'Olanda, Ank Bijleveld, citato da un portavoce, ha detto: «Sulla base delle informazioni della Mivd (l'intelligence militare dei Paesi Bassi, ndr), possiamo affermare che è probabile che un missile anti-aereo iranianoabbia portato alla caduta dell'aereo».

Ma l'Iran continua a respingere drasticamente l'ipotesi. «Abbiamo bisogno di tempo per analizzare quel che è accaduto e creare una commissione per farlo», ha detto Ali Abedsadeh che guida l'Organizzazione dell'aviazione civile iraniana, «ma quello che vi possiamo dire per certo è che l'aereo ucraino non è stato abbattuto da un missile».

L'Iran invita Boeing e Usa a partecipare alle indagini

La novità di oggi è che Teheran, con un dietro-front, invita la Boeing e la National Transportation Safety Board degli Stati Uniti a partecipare alle indagini, in cui sono coinvolti anche Ucraina, Canada e Svezia (10 le vittime svedesi).

Gli inquirenti ucraini avevano chiesto, già ieri, alle autorità iraniane la possibilità di recarsi sulla scena del disastro per cercare, tra i frammenti, "i resti di un missile del sistema antiaereo russo Tor".

Una spiegazione potrebbe arrivare dalle scatole nere che però, secondo quanto riferito da Ali Abedzadeh, sarebbero rimaste danneggiate dallo schianto.

Secondo un primo rapporto fornito da Teheran, l'aereo ha raggiunto un'altitudine di 8mila piedi prima di scomparire dai radar. Dopo il decollo, il Boeing 737 si stava dirigendo a ovest quando ha registrato dei problemi; ha quindi virato a destra nel tentativo di rientrare in aeroporto ma si è schiantato prima. Il pilota, ha aggiunto Abedzadeh, non ha inviato nessun messaggio alla torre di controllo prima del disastro.

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