venerdì 5 maggio 2023
La Fondazione di Comunità Milano promuove la Youth Bank: l'obiettivo è di sostenere sul territorio iniziative sociali con il coinvolgimento di ragazzi nel ruolo di «finanziatori»
Date ai giovani una banca e vi solleveranno il mondo

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Prendete un gruppo di ragazzi e ragazze di età compresa dai 16 ai 24 anni. Affidate loro una somma di 50mila euro. Incaricateli di utilizzare questa cifra per sostenere progetti di una determinata area urbana. Ma soprattutto di promuovere questa iniziativa tra i loro coetanei. Non si tratta della trama di un film, bensì di una realtà che per la prima volta arriva a Milano. Si chiama “YouthBank” (la banca dei giovani) ed è promossa dalla Fondazione di Comunità Milano (Fcm), realtà che promuove e sostiene progetti e iniziative di utilità sociale per il suo territorio di riferimento in tre settori: assistenza sociale e socio-sanitaria, istruzione e formazione; promozione della cultura e del patrimonio storico artistico; tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente.

La “YouthBank” pone le sue radici negli anni Novanta nell’Irlanda del Nord, ferita da una guerra civile, con l’obiettivo di far lavorare insieme giovani cattolici indipendentisti e protestanti unionisti. Un progetto nato grazie all’esperto di politiche giovanili Vernon Ringland. «Ovviamente oggi gli obiettivi sono differenti – spiega Lorenza Delucchi, che con Paolo Nicolidi e Corinne Cileo sta seguendo il gruppo di giovani selezionati tramite bando dalla Fondazione –. Sono giovani che aiutano altri giovani, valutando e analizzando progetti che siano rivolti a loro volta verso la realtà giovanile. Per loro un percorso di formazione al sociale, all’attenzione al territorio, all’uso consapevole e ponderato dei fondi a disposizione».

Nei mesi scorsi la Fondazione di Comunità Milano ha presentato questo progetto invitando i giovani dell’area sud-est di Milano (comprendendo tra gli altri i Comuni di San Giuliano Milanese, San Donato, San Colombano al Lambro, Melegnano) a presentare la propria candidatura per diventare uno degli “YouthBanker”, ossia un giovane che vuole impegnarsi per risolvere problemi sociali, culturali e ambientali nel proprio territorio. «A dirmi di questo progetto è stata la mia amica, Arianna, che fa l’educatrice sociale a San Donato, e devo dire che ho presentato subito la mia candidatura» racconta Giorgia Asia Carbone, 24 anni, laureata in Scienze Giuridiche alla Statale di Milano , residente a San Donato, ma, soprattutto «da sempre attiva nel sociale. In particolare nella difesa dei diritti degli ultimi, di chi è in difficoltà. Mi ha subito conquistato l’idea di poter fare qualcosa di concreto per altri giovani nel territorio in cui vivo». Giorgia è entrata nel gruppo degli “YouthBanker” dopo un colloquio di valutazione della candidatura e delle motivazioni, e da quel momento è iniziato un percorso di formazione sia dei singoli rispetto al compito a cui sono chiamati, sia del gruppo in quanto tale. «Per prima cosa ci hanno fatto vivere in una struttura residenziale di Chiavenna una tre giorni di formazione nella quale ci hanno aiutato a comprendere cosa siamo chiamati a fare e anche a darci gli strumenti per poter agire». Una “tre giorni” che ha permesso a questo eterogeneo gruppo fatto da studenti delle superiori, universitari e laureati, di conoscersi, relazionarsi e confrontarsi su aspettative e obiettivi. «In questi mesi il senso di gruppo è davvero molto cresciuto – racconta Giorgia – e ci troviamo anche per andare a mangiare insieme una pizza. Anche se poi scappa di parlare del progetto».

Il primo vero ostacolo davanti al quale si sono trovati è la creazione del bando attraverso il quale poter assegnare i 50mila euro in dotazione dalla Fcm. «Abbiamo dovuto studiare non solo come si scrive un bando – prosegue Giorgia –, ma anche individuare gli ambiti in cui intervenire, osservando la realtà nella quale viviamo e alla quale il bando sarà rivolto». Tre gli ambiti individuati dal bando: educare e sensibilizzare i giovani, preservare e tutelare l’ambiente («Tema per noi imprescindibile»); rendere più inclusivi e più accessibili i servizi rivolti ai giovani.

Fatto il bando è iniziata la fase di informazione e divulgazione della sua esistenza rivolgendosi ai giovani e ai ragazzi del territorio. «Una fase interessante sotto molti punti di vista – dice Giorgia –. Abbiamo imparato cosa significhi aver a che fare con la burocrazia, le regole e a volte la lentezza di qualche istituzione. Ma anche incontrare altri giovani a cui raccontare che c’è l’opportunità di fare qualcosa per noi, nel nostro territorio. Abbiamo organizzato dei “work caffè” per presentazioni informali del bando. Personalmente sono rimasta colpita dal fatto che la risposta dei giovani fatica ad arrivare, anche se il bando vuole proprio favorirli». Per dovere di cronaca il bando “YouthBank sud est Milano” (che si può trovare sul sito www.fondazionecomunitamilano.org/progetti/youthbank) scadrà venerdì alle ore 12 e fino ad allora sarà possibile presentare progetti di giovani per giovani. Dunque a maggio inizierà la terza fase di questo progetto: la valutazione e la scelta dei progetti da sostenere (i contributi possono andare da 2mila a 10mila euro e hanno la durata di un anno). Giorgia non nasconde l’attesa per conoscere la risposta del territorio a cui il bando si rivolge. «Per me questa esperienza è un enorme bagaglio culturale e personale che mi porterò nel mio futuro professionale».

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