martedì 18 maggio 2021
L'Agenzia internazionale per l'energia chiede lo stop ai nuovi progetti di idrocarburi nel percorso per arrivare a emissioni zero entro il 2050. Obiettivo «formidabile ma ancora raggiungibile»
Piattaforme petrolifere offshore nel lago Maracaibo, in Venezuela

Piattaforme petrolifere offshore nel lago Maracaibo, in Venezuela - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

C’è una richiesta radicale nel nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) sul percorso verso le emissioni zero entro il 2050: occorre abbandonare da subito ogni progetto di sviluppo di nuovi giacimenti di gas e di petrolio. «Oltre ai progetti già avviati, nel nostro percorso non ci sono approvazioni per lo sviluppo di nuovi giacimenti di gas e di petrolio e non sono necessarie nuove miniere di carbone o ampliamenti delle miniere già in uso» scrive l’agenzia che si occupa di curare gli interessi energetici delle economie sviluppate.

Nel percorso per raggiungere la neutralità carbonica, la Iea indica che i consumi di carbone devono crollare del 90% entro il 2050, quelli di gas naturale del 55%, a 1.750 metri cubi all’anno, e quelli di petrolio del 75%, a 24 milioni di barili al giorno.

Lo scenario della Iea sulla quote di energia prodotta dalle diverse fonti per arrivare a emissioni nette zero nel 2050

Lo scenario della Iea sulla quote di energia prodotta dalle diverse fonti per arrivare a emissioni nette zero nel 2050 - Iea

Una così forte riduzione di quelle che sono le tre principali fonti di energia impiegate oggi nel mondo deve essere compensata da un poderoso sviluppo di impianti per l’energia rinnovabile. Nello scenario della Iea, a partire dal 2030 il mondo dovrà sviluppare ogni anno 630 gigawatt di nuova capacità di energia solare e 390 gigawatt di nuova capacità eolica. È quattro volte la capacità complessiva aggiunta nel 2020, che già è stato un anno record. Gli investimenti necessari sono stimati in 5mila miliardi di dollari all’anno (circa il 4% del Pil mondiale).

«La nostra roadmap mostra le azioni prioritarie che servono oggi per assicurarci di non perdere l’opportunità di arrivare a emissioni nette zero dal 205o, obiettivo difficile ma ancora raggiungibile – ha detto Fatih Birol, direttore della Iea – . La dimensione e la velocità degli sforzi necessari per raggiungere quest’obiettivo importante e formidabile, la nostra migliore chance di affrontare il cambiamento climatico e limitate il riscaldamento globale a 1,5 grandi centigradi, ne fa forse la più grande sfida che l’umanità abbia mai affrontato».



© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI