lunedì 16 giugno 2025
Autisti di bus ed elettricisti, tecnici della fibra o del fotovoltaico. Sono alcune delle dieci professioni particolarmente richieste nel 2025, secondo l'Osservatorio di Elis. Ma non solo
Programmatori al lavoro

Programmatori al lavoro - Archivio

COMMENTA E CONDIVIDI

Il lavoro c'è, mancano i lavoratori. Quella che può sembrare una banalità, è purtroppo una tragica realtà. Il 41% degli studenti delle scuole superiori rifiuta infatti di svolgere un mestiere tecnico pratico dopo il diploma: lo rivela la ricerca Dopo il diploma realizzata da Skuola.net in collaborazione con Elis, realtà non profit impegnata nella formazione e nel collegamento tra scuola e mondo produttivo. L'ente di formazione riunisce intorno a sé un consorzio di oltre 130 soggetti, tra grandi gruppi, pmi, Università e Centri di ricerca concentrati soprattutto nei settori digitale, energia, grandi opere, finanza e trasporti. E che hanno contribuito a formare quasi 7mila persone nel solo 2024, con otto su dieci di loro che hanno trovato occupazione al termine della formazione.

E proprio dall'Osservatorio di Elis esce il borsino delle dieci professioni particolarmente ricercate nel 2025. Nella top ten delle professioni più ricercate nel 2025, ci sono tante conferme, ma anche qualche novità. Si parte dall'autista di mezzi pubblici. I conducenti di autobus, tram, metropolitane sono ormai introvabili: questa professione conferma la sua permanenza in classifica anche quest'anno. Il manutentore ferroviario - colui che interviene su binari, scambi e strutture ferroviarie, spesso in squadre e con turni notturni - anche nel 2025 si conferma tra le figure più ricercate in assoluto. Tecnico della fibra ottica, ovvero colui che si occupa di installazione e manutenzione di cablaggi e connessioni ad alta velocità. Tecnico fotovoltaico, operatore elettrico, site manager di cantiere, operaio di manutenzione/produzione. E ancora: front-office agent, cameriere di sala, gestore retail, figura professionale che opera nel settore della vendita al dettaglio (retail), con la responsabilità di gestirne vari aspetti. Sta diventando sempre più diffusa, tra le aziende, la creazione di Academy dedicate alla formazione degli introvabili. Ma anche la tendenza a unire le forze per creare intere filiere professionalizzanti come le "Scuole dei Mestieri" che abbiano il compito non solo di formare oggi i lavoratori di domani ma anche di orientare correttamente chi è ancora in formazione e deve compiere scelte decisive per il futuro.

«I dati confermano di anno in anno che mestieri tecnici considerati da molti come una scelta di ripiego - spiega Pietro Cum, amministratore delegato di Elis - rappresentano professioni indispensabili allo sviluppo del Paese. Certamente richiedono qualifiche specifiche, ma l'impegno formativo è ripagato dalle reali opportunità di accesso al mondo del lavoro. Le nostre "Scuole dei Mestieri", nate con il progetto Distretto Italia, dimostrano come sia possibile offrire prospettive di un lavoro buono e contemporaneamente aiutare le aziende a trovare i professionisti "introvabili". Per costruire un ponte tra talento e opportunità serve dunque ascoltare il mercato del lavoro nei suoi reali bisogni e, soprattutto, continuare a impegnarci per un cambio di paradigma che porti alla riscoperta del valore dei mestieri tecnici».

Introvabili anche i tecnici dell'Ia-Intelligenza artificiale

Dal data scientist al machine learning specialist, dal big data analist ai guru della robotica. Sono introvabili anche le figure professionali che operano nel settore dell'Ia-Intelligenza artificiale. Nonostante le aziende del settore assicurino lauti guadagni e prestigio sociale. Oggi circa 50mila professionisti in Italia lavorano direttamente nell'ambito dell'Ia, occupando ruoli strategici. Intanto però, mentre il Paese si prepara ad accogliere questa nuova era, le richieste di professionisti altamente specializzati sono destinate a crescere in maniera esponenziale: la digitalizzazione delle imprese e la spinta verso l'automazione hanno infatti reso l'IA un elemento fondamentale per la competitività delle aziende italiane. Secondo Susini Group StP, studio fiorentino leader nella consulenza del lavoro, le dieci figure professionali che saranno maggiormente richieste nell'era dell'Ia sono: data scientist (può guadagnare fino a 8.000 euro al mese), specialisti nella gestione e analisi di grandi volumi di dati, indispensabili per le decisioni aziendali strategiche; Ia Specialist (stipendio fino a 5mila euro), esperti nello sviluppo e implementazione di soluzioni Ia personalizzate per ogni settore; Machine Learning Specialist (arriva a guadagnare fino a 12mila euro al mese), figure centrali per l'ottimizzazione degli algoritmi di apprendimento automatico; Ia Engineer (fino a 6mila euro), professionisti che progettano e costruiscono sistemi di Ia, dalla parte software all'hardware; Big Data Analyst (fino a 4mila euro), professionisti che estraggono valore strategico dai dati, supportando le decisioni aziendali in tempo reale; Sviluppatori di algoritmi di Ia (fino a 10mila euro), hanno il compito di costruire, creare e implementare algoritmi per software e sistemi informatici; Cyber Security Analist (fino a 5mila euro), figura che si occupa di prevenire gli attacchi informatici e di proteggere l'azienda sui fronti dati, software, hardware e reti; Ia Ethicist (fino a 4mila euro), esperto che si occupa di valutare gli impatti sociali, morali e legali dell'Ia; Fintech Engineer (fino a 5mila euro), professionista esperto nell'impiego di strumenti digitali applicati in ambito finanziario; professionisti della robotica (fino a 6mila euro), specializzati in progettazione, sviluppo, costruzione e manutenzione dei robot.

Lo studio ha rivelato anche che la diffusione dell'Ia potrebbe incrementare il Pil italiano fino a 110 miliardi di euro nei prossimi cinque anni, con una crescita del 6,4%. Le previsioni parlano chiaro: entro il 2030, il numero di occupati nel settore dell'Ia in Italia potrebbe raggiungere le 500mila unità. Un incremento straordinario che testimonia quanto questa rivoluzione tecnologica stia impattando su tutte le sfere del mondo del lavoro.

L'adozione dell'Intelligenza Artificiale non riguarda solo i singoli professionisti, ma avrà effetti diretti su tutta l'economia nazionale. Tre settori chiave sono destinati ad assorbire la maggior parte della crescita dell'AI, quello dell'Industria manifatturiera per il 30%, quello del settore finanziario e assicurativo per il 20% e della Sanità e biotecnologie per il 15%.

I sempreverdi

Effetto Ferragni o no, nell'immaginario dei giovani il mito dell'influencer scivola al quarto posto sopravanzato da mestieri molto meno glamour, ma decisamente più alla portata di mano. Secondo una ricerca del magazine di adv e marketing Spot and Web, realizzata su un campione di 650 ragazzi di entrambi i sessi tra i 19 e i 28 anni, in testa alla top 10 dei mestieri "da sogno" più desiderati c'è quello di medico, forse anche a causa dell'abbattimento della soglia d'ingresso alla facoltà di Medicina introdotto dal governo, con il 19% delle preferenze; segue l'insegnante (17% delle preferenze) che, pur con tutte le sue problematiche non ultima quella della paga poco concorrenziale con i Paesi del resto Europa, resta pur sempre una garanzia di posto fisso; in terza posizione si piazza lo 007 digitale, più nello specifico l'esperto di cybersecurity (15%), tra i più gettonati visto che gli attacchi hacker sono sempre più comuni e che, secondo un recente studio realizzato da Aipsa con The European House Ambrosetti, un'azienda su quattro in Italia è alla ricerca di consulenti esperti in sicurezza informatica, domanda peraltro in continua crescita. Solo quarti, come dicevamo, gli influencer / creator, che comunque mantengono un buon 13% delle preferenze. Al quinto posto si rimane nell'ambito digitale con un altro settore che ora va per la maggiore, quello dell'Ia: l'11% degli intervistati vorrebbe infatti fare l'Ia engineer, ovvero professionisti che progettano e costruiscono sistemi di Ia, sia software che hardware, con uno stipendio fino a 6mila euro al mese. Sulla spinta della ripresa del turismo, sesta piazza per i consulenti di viaggio, coloro che pianificano le vacanze alla gente, con l'8%. Settimo posto per il tecnico di impianti fotovoltaici (7%), trainato dalla svolta green degli ultimi anni. Ottava posizione per il gestore retail, figura professionale che opera nella vendita al dettaglio e nell'assistenza ai clienti (4%), seguito dallo specialista in marketing e comunicazione col 2% e dall'autista di mezzi pubblici (1%).

In crescita

Il portale Indeed ha preso in esame il periodo tra il 2021 e 2024 per individuare le professioni che hanno registrato la maggiore crescita del numero di offerte sul proprio portale italiano. L’indagine, inoltre, ha evidenziato anche le cosiddette posizioni “hard to fill”, ovvero le mansioni più difficili da ricoprire. Di seguito elenco delle professioni che hanno registrato la maggiore crescita di annunci di lavoro sul portal tra il 2021 e il 2024:
1. Oss (con 479% di crescita dal 2021 al 2024);
2. Addetto alla ristorazione (472%);
3. Receptionist (343%);
4. Addetto Front Office (471%);
5. Barista (312%);
6. Educatore;
7. Addetto alle pulizie;
8. Sales Assistant;
9. Cuoco;
10. Impiegato amministrativo.


L’analisi di Indeed ha anche individuato le cosiddette posizioni “hard to fill” (difficili da ricoprire), ovvero quelle professioni che hanno registrato la più alta percentuale di offerte di lavoro rimaste pubblicate per più di due mesi. Le ragioni per cui una ricerca di lavoro rimane aperta per oltre due mesi possono essere diverse: legate a scarsa attrattiva della posizione o a una mancanza di competenze per la mansione ricercate. Di seguito elenco delle posizioni che nel 2024 hanno totalizzato almeno l'80% di annunci "hard to fill".
1. Consulente energetico (91,3% degli annunci è rimasto on line per più di due mesi);
2. Software engineer (85,6%);
3. Business Analyst (85,3%);
4. Farmacista (84,4%);
5. System engineer (83,7%);
6. Architetto;
7. Manutentore elettromeccanico;
8. Controller;
9. Sales Manager;
10. Assistente studio odontoiatrico.


I più ricercati

Si avvicina l’estate, periodo tradizionalmente favorevole per chi è alla ricerca di un’occupazione, sia essa stagionale o continuativa. Openjobmetis, tra le principali Agenzie per il lavoro in Italia con più di 160 filiali presenti su tutto il territorio nazionale, segnala oltre 2.500 posizioni aperte in tutta la Penisola, distribuite in numerosi settori chiave (dalla Gdo al retail, al commercio, turismo, ristorazione, agricoltura, logistica e trasporti) con richieste in tutta Italia. Ma quali sono le professioni più ricercate? Ecco la top 10, sempre secondo l’Osservatorio di Openjobmetis.

Al primo posto gli addetti alle vendite: oltre 500 le posizioni aperte con forte concentrazione in Veneto, Lombardia, Campania, Puglia, Calabria, Liguria, Lazio e Sicilia; particolarmente rilevanti le richieste nei grandi centri commerciali del Sud, come quelli di Marcianise, Salerno e provincia di Cosenza; a livello territoriale, spiccano 50 posizioni aperte tra Verona, Mantova e il Trentino, 30 nel Veneto orientale, altre 30 tra Roma e Latina, 20 a Genova e 15 nelle aree di Ragusa e Siracusa.

Seconda e terza posizione per camerieri e i cuochi, complessivamente con oltre 200 richieste in Trentino-Alto Adige per strutture alberghiere, ristoranti e bar; le offerte non mancano anche in altre destinazioni ad alta vocazione turistica, tra cui Ostuni, Lecce, Catania, Siracusa, Palermo, Roma, La Spezia, Jesolo, Lignano, Trieste e la costa toscana della Versilia.

Quarto posto per gli addetti alla cernita e lavorazione dell’ortofrutta: 150 i posti disponibili distribuiti tra Faenza, Ferrara, Castel Bolognese e Bagnacavallo, seguono la Puglia, con 50 addetti alla raccolta dell’uva da tavola tra Barletta e Bisceglie, e la Sicilia, dove si cercano 50 operatori a Mazzarrone e Carlentini.

Sempre nel settore turistico/ricettivo al quinto posto troviamo i baristi, al sesto i receptionist e al settimo i bagnini, con più di 200 posizioni aperte in totale. Seguono figure per la cura delle persone, con le badanti all’ottavo posto e gli infermieri al nono: anche in questo caso sono quai 200 le posizioni aperte per questo imminente periodo estivo. Chiudono la top 10 i magazzinieri, con quasi un centinaio di figure ricercate in particolare tra Lombardia ed Emilia-Romagna, di cui 30 tra le province di Mantova e Verona.





© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: