giovedì 26 ottobre 2023
Il gruppo di servizi per le risorse umane da oltre 20 anni attua politiche di sostegno economico. Negli ultimi due anni ha speso 1, 5 milioni di euro
Randstad aiuta i neo-genitori: bonus e rimborsi per asilo nido e baby sitter
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Un impegno di responsabilità sociale e la volontà di sostenere i collaboratori che diventano genitori. Di fronte alla crisi demografica che affligge l'Italia, anche le aziende sono pronte a fare la parte. Un esempio positivo arriva da Randstad, numero uno al mondo nei servizi per le risorse umane, con 3.170 dipendenti diretti (di cui 77% donne e 63% mamme con ruoli di senior manager) che lavora quotidianamente per sostenere i neogenitori con un impegno concreto.

Mille euro alla nascita del bambino, più altri mille euro all'anno fino al compimento dei 6 anni, 250 euro netti al mese per i costi dell'asilo nido e fino 330 euro al mese per ripagare i servizi di babysitting: è il pacchetto di misure per la genitorialità di Randstad: una serie di progetti, che in due anni hanno destinato ai dipendenti neogenitori complessivamente circa 1 milione e 500mila euro.

Oggi, anche grazie a Welcome back mum, il programma che agevola il ritorno al ruolo e alla carriera dopo la maternità da parte delle donne, il tasso di ritorno al lavoro dopo il congedo parentale è pari al 96,6%. Il 100% delle mamme rientrate dalla maternità ad un anno dal rientro è rimasto in azienda, senza alcun demansionamento (al contrario, con diverse promozioni). Il progetto 'Baby Randstad' è attivo da quasi 20 anni. Prevede un contributo di 250 euro netti al mese per pagare l'asilo nido per ogni mamma o papà che ne faccia richiesta. Negli ultimi tre anni, l'azienda ha devoluto ai suoi dipendenti, per questo progetto, 1 milione e 108mila euro. Coinvolgendo 294 genitori nel 2022 e 247 nel 2021. Con 'Grow-up', invece, Randstad ha assicurato a ciascun dipendente che ha avuto un figlio o una figlia dal primo gennaio del 2020 1.000 euro alla nascita e successivamente 1.000 euro di incremento annuo del proprio conto individuale welfare fino al compimento del sesto anno di età del bimbo. È pari a 684mila euro il contributo dato dall'azienda per questo progetto: 370mila nel 2022, a 311 beneficiari, 314mila euro nel 2021, a 195 neo genitori. Inoltre, l'azienda offre il rimborso delle spese sostenute per l'acquisto di servizi di baby-sitting, entro un importo massimo di 5 euro all'ora fino a 330 euro al mese.

Le iniziative a favore della genitorialità incontrano il favore dei dipendenti. ''A volte - racconta una delle neomamme coinvolte nel progetto Grow-up - quando una donna rimane incinta può aver paura di diventare un peso per la sua azienda, di mettere in difficoltà i colleghi, e onestamente anch'io all'inizio ho avuto questi pensieri. Ricevere addirittura un premio per aver avuto una bimba mi ha fatto sentire supportata, mi fa sentire di appartenere a un'azienda che crede nel valore della famiglia''.

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