venerdì 22 settembre 2023
Affitti insostenibili, alloggi che mancano, rischio di incappare in truffe e pure tante segnalazioni per casi di razzismo. Per gli studenti, ma anche per chi è al primo contratto è sempre più faticoso
Perché gli studenti protestano in tenda nelle grandi città

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Affitti insostenibili, alloggi che mancano, rischio di incappare in truffe e pure tante segnalazioni per casi di razzismo. Per gli studenti, ma anche per chi è al primo contratto o sta sostenendo un tirocinio, cercare casa nelle grandi città è sempre più faticoso, oltre che dispendioso. Motivo per cui sono riprese le proteste davanti agli atenei, con giovanissimi che vivono nelle tende. Un’immagine che richiama alla precarietà esistenziale con cui migliaia di giovani in tutta Italia devono convivere. La prossima settimana l’Unione degli Universitari scenderà in piazza con tende, striscioni, presidi e flash mob in tutta Italia. Lunedì 25 settembre si inizierà a Roma con un presidio davanti alla Sapienza. Poi saranno coinvolte Bologna, Modena e Lecce, e a seguire gli altri atenei italiani, fino a sostenere la grande manifestazione del 7 ottobre a Roma, dove sotto lo slogan “La via maestra, insieme per la Costituzione” sfileranno più di 100 tra associazioni e reti associative per il lavoro, contro la precarietà, per il contrasto alla povertà, contro tutte le guerre e per la pace, per l’aumento dei salari e delle pensioni, per la sanità e la scuola pubblica, per la tutela dell’ambiente, per la difesa e l’attuazione della Costituzione contro l’autonomia differenziata.

Se per gli universitari la spesa più consistente è quella dell’alloggio, che di conseguenza erode risorse a migliaia di famiglie, «stando ai dati in nostro possesso, il 29% degli universitari è in grave difficoltà nel pagare affitto e bollette. C’è bisogno di un intervento economico urgente» ha spiegato la segretaria confederale della Cgil, Daniela Barbaresi. Gli studenti non riescono a permettersi tutti i rincari. «In moltissimi - ha aggiunto Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Unione degli universitari (Udu) - ci segnalano enormi difficoltà nel trovare alloggio. Il 56% lamenta costi troppo elevati, il 47% condizioni non dignitose degli appartamenti, il 41% la carenza di alloggi». A pesare ci sono anche le truffe, «basti pensare - ha continuato Piredda - che il 46% degli intervistati dichiara di essere incappato in annunci falsi. Abbiamo anche ricevuto 246 segnalazioni di razzismo». «Il diritto alla casa e diritto allo studio vengono continuamente violati - ha denunciato il segretario generale del Sunia, Stefano Chiappelli -. A preoccuparci è anche il numero di affitti in nero, e quasi il 40% degli studenti lo accetterebbe pur di risparmiare qualcosa. È evidente che lo studente è la parte debole del rapporto contrattuale e deve essere maggiormente tutelato».
«Noi oggi abbiamo 23mila appartamenti per affitti brevi, ma calcoliamo che gli appartamenti in affitto a Milano non siano molti di più di 100mila. Quindi capite che avere il 20% di questi che va in affitti brevi non funziona. Bisogna trovare il modo per limitarli. Come buona pace di Airbnb, ma l’offerta di residenza delle città non può essere svilita» ha risposto così il sindaco di Milano Beppe Sala a chi gli ha chiesto delle proteste degli studenti universitari che, nei giorni scorsi, avevano occupato l’ex cinema Splendor, poi sgomberato dalle forze dell’ordine, per protestare contro il caro affitti.

Il sindaco Sala ha poi provocatoriamente posto sul tavolo anche la questione dell’interlocuzione a livello nazionale: «Il nostro interlocutore è la ministra Santanché ma lei, essendo ministro del turismo, ha veramente interesse ad attuare misure che vadano contro il turismo? Io però sono sindaco di Milano e devo dare risposte ai 220mila studenti che cercano casa a Milano». Mentre «come Regione Lombardia stiamo investendo tantissimo in campus e studentati, ne stiamo realizzando anche a Pavia e Bergamo per fare in modo che questo non sia più un problema” ha fatto sapere il governatore lombardo Attilio Fontana, dopo la recente protesta degli studenti milanesi, in presidio a Milano per chiedere politiche che contrastino il caro affitti.

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