lunedì 13 novembre 2017
Sabato si chiude sull'innalzamento dell'età. Sindacati divisi: la Cisl pronta all'intesa, la Cgil minaccia lo sciopero generale
Trattativa ancora aperta: dal governo 300 milioni e sconto per 15 categorie
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Sulle pensioni si va ai tempi supplementari. L’incontro di ieri tra governo e sindacati non ha sciolto ancora i nodi, la trattativa continua e l’ultimo giro di tavolo ci sarà sabato mattina. L’esecutivo ha confermato la volontà di esentare dal prolungamento dell’età pensionabile a 67 anni i lavoratori che svolgono mansioni gravose, delineando una platea un po’ più ampia di quella già delineata, ma senza modificare il principio dell’adeguamento automatico all’aspettativa di vita, i cui criteri verranno comunque resi più articolati nei prossimi anni. Il pacchetto delle sette proposte governative, che vale 300 milioni di euro, è stato accolto dai sindacati con giudizi molto differenziati. La Cisl ha chiesto che l’esecutivo presenti sabato un documento scritto. Nel corso dell’incontro il premier del Consiglio Paolo Gentiloni ha parlato di un «di proposte innovative. Abbiamo lavorato – ha detto – sulla traccia dell’accordo dello scorso anno con un impegno finanziario cospicuo e ora ci sono le condizioni per un’intesa che «sarebbe un segnale molto positivo per il Paese». L’esenzione dell’adeguamento all’aspettativa di vita riguarda 15 categorie di lavori gravosi. Alle 11 tipologie già previste dall’Ape sociale, si aggiungono pescatori, marittimi, agricoltori e operai siderurgici. Rispetto a qualche giorno fa il governo offre un ammorbidimento del requisito dell’età contributiva minima che scende da 36 a 30 anni. E sarà sufficiente che il lavoro gravoso sia stato svolto in 7 degli ultimi 10 anni di attività. Secondo Annamaria Furlan, le deroghe potrebbero aumentare dopo il lavoro della commissione che dovrà studiare la gravosità delle diverse attività. Alle categorie previste «potranno aggiungersene altre», ha affermato la segretaria Cisl, mentre per alcuni lavoratori (come gli agricoli) che fanno mansioni discontinue occorrerà trovare requisiti contributivi specifici. Nel complesso la leader cislina dà un giudizio più positivo che negativo del pacchetto di proposte: «Alcune sono molto buone, altre vanno corrette, altre mancano e quindi tenteremo di recuperarle».

Di tutt’altro avviso Susanna Camusso per la quale le offerte del governo «sono insufficienti e le distanze ancora molto significative non delineano una facile soluzione». L’aggiornamento del tavolo a sabato «non va inteso come un consenso alle proposte fatte oggi», ha aggiunto la segretaria della Cgil, come a precisare che senza ulteriori novità il giudizio della sua organizzazione sarà negativo. Ieri sera si è riunito il direttivo del sindacato di Corso Italia, dal quale è attesa un’indicazione in vista del round finale. Nei giorni scorsi nella Cgil non si è escluso lo sciopero. «Bisogna fare in modo – ha aggiunto da parte sua il segretario della Uil Carmelo Barbagallo – che questa settimana maturino le risposte che abbiamo considerato insufficienti. Chiediamo di allargare la platea dei lavori gravosi da escludere dall’aumento dell’età». Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan è intervenuto per ribadire che sospendere il meccanismo dell’aspettativa di vita avrebbe un doppio costo: uno sui conti pubblici e uno sui mercati finanziari internazionali. No, quindi, a un rinvio complessivo della misura. Tra le concessioni fatte dal governo e già emerse nei giorni scorsi c’è la revisione del meccanismo di calcolo dell’aspettativa di vita sulla base della media e non delle differenze di picco dell’età.

L’esecutivo creerà poi la citata commissione di studio sulla gravosità delle occupazioni, a valle della quale potrebbero essere riviste le categorie esentate. Difficile prevedere l’esito della partita. Il tavolo potrebbe chiudersi sabato con un verbale con il quale il governo metterà nero su bianco le modifiche al meccanismo dell’età pensionabile che inserirà nella legge finanziaria. Un documento sul quale i sindacati esprimeranno le loro articolate posizioni. Poco probabile che la trattativa si concluda con un accordo sottoscritto collegialmente. Tanto più che nel corso dell’esame della legge di bilancio, potrebbero emergere altri emendamenti sul pacchetto previdenza, come già accaduto nei giorni scorsi, quando alcuni senatori del Pd hanno chiesto il rinvio di ogni decisione sull’età pensionabile al prossimo governo.

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