venerdì 1 marzo 2019
Il Winning Women Institute ha rilasciato il "bollino rosa" a sette grandi imprese che si sono distinte su: retribuzione, carriera, maternità e accesso al lavoro
Ecco le migliori aziende per le donne
COMMENTA E CONDIVIDI

L’Italia è all’82° posto sul tema del divario di genere, come rilevato dal World Economic Forum 2017. La parità tra uomo e donna nel mondo del lavoro è uno degli obiettivi da perseguire per la crescita civile del nostro Paese, ancora indietro in questo senso rispetto al confronto con altri Stati. Molte aziende si stanno attrezzando per diminuire il cosiddetto gender gap con specifiche iniziative di promozione della parità di genere su diversi fronti critici: la retribuzione, la carriera, la maternità, l’accesso al lavoro. E i dati dimostrano che laddove esiste una sostanziale parità, ossia il cosiddetto gender balance, gli affari e l’ambiente di lavoro in generale ne risentono positivamente. La Banca d’Italia ha stimato che un aumento del tasso di partecipazione femminile al 60% comporterebbe un aumento del Pil fino al 7%. Per McKinsey la parità di genere può valere il 26% del Pil mondiale in più entro il 2025 (12 trilioni di dollari).


Al tema etico, quindi, si aggiunge la consapevolezza “matematica” che la parità di genere produce benessere (in senso lato) e ricchezza. In Italia molte aziende si stanno distinguendo per l’introduzione di attività e iniziative in tale senso, e sette aziende in particolare hanno ricevuto la certificazione della Parità di Genere di Winning Women Institute, il cosiddetto "bollino rosa", (l’istituto è impegnato nella diffusione del principio di gender equality nel mondo del lavoro affiancato da un comitato scientifico composto da personalità di grande spessore).


Le prime aziende in Italia con il "bollino rosa" sono: Allianz Partners, Alés Group, Amgen, Cameo, Biogen, Grenke, Sanofi. Queste sette imprese hanno ricevuto il riconoscimento a seguito di un innovativo processo e percorso di certificazione denominato Dynamic Model Gender Rating. Si tratta di un modello di indagine esclusivo che Winning Women Institute ha studiato ed elaborato insieme ad un comitato scientifico composto da esperti di settore, manager e docenti universitari per analizzare lo status sulle pari opportunità nei contesti organizzativi aziendali. La rilevazione e l’analisi dei dati del processo di certificazione è affidata ad un ente terzo e indipendente, la Ria Grant Thorton, primaria società che fa parte del network tra i leader mondiali di consulenza e revisione, presente in 140 Paesi nel mondo e con 47mila professionisti.

«La certificazione di parità di genere del nostro istituto è un bollino di qualità che viene rilasciato solo a imprese che rispettano indicatori molto stringenti sulle pari opportunità – spiega Enrico Gambardella, presidente di Winning Women Institute - . La nostra iniziativa si propone, con l’idea del "bollino rosa" sugellata da un comitato scientifico d’eccezione, di colmare il gap salariale, la conciliazione dei tempi di vita-lavoro e di parità in senso ampio nel contesto lavorativo e aziendale tra uomo e donna favorendo e stimolando comportamenti virtuosi nelle aziende e tra i dipendenti. Si tratta di un’evidente esigenza di crescita culturale del mondo del lavoro in generale la cui consapevolezza in tal senso è fortemente cresciuta in questi anni».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: