giovedì 15 maggio 2025
Ma resta alta la difficoltà a trovare o trattenere i talenti. Aumenta la domanda di competenze "verdi" e tecnologiche
Sempre più richieste le competenze "verdi" e tecnologiche

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Mercato del lavoro dinamico e con imprenditori pronti ad assumere (81%), ma resta alta la difficoltà a trovare o trattenere i talenti da parte delle aziende. Molti lavoratori insoddisfatti (40%), soprattutto donne e over 50, con basse prospettive di carriera e tanti (51%) pronti a cambiare lavoro per mancanza di opportunità future, stipendio basso (anche se in leggera crescita) e ruolo poco stimolante. Cambiare società è la strada principale per poter guadagnare di più. I benefit sono sempre più importanti nella scelta di un lavoro, insieme a progetti stimolanti, all’ambiente lavorativo e al lavoro agile (irrinunciabile). Cresce l’attenzione per il benessere mentale, ma non è ancora una pratica diffusa e integrata nella cultura aziendale, mentre le tecnologie o gli strumenti di Ia-Intelligenza artificiale generativa non sono più un tabù, ma una grande opportunità, soprattutto per i giovani. Il work life balance è prioritario, dato che il 45% dei lavoratori si è trovato in difficoltà nella gestione della famiglia a causa del lavoro. La diversità generazionale? Cade la storica rivalità tra giovani e senior, trasformandosi in valore aggiunto. Grazie alla diversità di prospettive, questa diversità diventa un asset strategico in grado di migliorare le performance dell’azienda. È la fotografia emersa dal report annuale Hays Salary Guide 2025.

Aumenta la domanda di competenze "verdi"​

Le competenze "verdi" sono sempre più richieste dalle imprese, tanto che oggi interessano otto assunzioni su dieci. Nel 2024, infatti, a domanda di lavoratori con attitudine al risparmio energetico e formati alla sostenibilità ambientale è aumentata di 1,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente, arrivando a riguardare oltre 4,4 milioni di assunzioni, pari all’80,6% del totale delle entrate programmate. Per il 42,9% dei profili ricercati la competenza green è ritenuta necessaria con un grado elevato.

Una buona notizia evidenziata in occasione della Giornata mondiale della Terra e contenuta nell’ultima edizione del volume Le competenze green del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, e realizzata in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne.

L’attitudine green è necessaria per gran parte dei mestieri legati al comparto dell’edilizia, quali ad esempio i tecnici delle costruzioni civili (competenze richieste con elevata importanza al 66,6% delle entrate) e i tecnici della gestione dei cantieri edili (65,7%). Ma non solo, questa competenza è decisiva ai fini dell’assunzione anche di tecnici meccanici (67,1%), specialisti in scienze economiche (66,4%), ingegneri energetici e meccanici (65,6%).

I risultati del Sistema Informativo Excelsior mostrano che le difficoltà di reperimento delle imprese sono in costante aumento e nel 2024 hanno riguardato il 47,8% del totale delle assunzioni programmate. Inoltre, crescono all’intensificarsi dell’importanza con cui sono richieste le competenze green. Nello specifico, quando è richiesta l’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale si rileva una difficoltà di reperimento pari al 49,4% delle entrate, quota che arriva al 51,5% quando sono necessarie con elevato grado di importanza.

In particolare, il possesso dell’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale è considerata fondamentale per l’assunzione a prescindere dal livello di istruzione: si osservano le richieste maggiori per il personale con una formazione tecnologica superiore (è necessaria per il 90,2% delle entrate con un titolo Its Academy), ma la domanda rimane elevata anche per chi è in possesso di una qualifica e/o diploma professionale (85,3%), di una laurea (84,3%) o di diploma di livello secondario (82,7%).

... e tecnologiche

L’Information Technology continua a rappresentare uno degli ambiti più dinamici e strategici nel panorama occupazionale. Negli ultimi anni, infatti, il segmento It ha mostrato una crescita esponenziale, trainata dall’integrazione sempre più diffusa di tecnologie come l’Ia, l’automazione avanzata, l’Internet of Things e il Cloud Computing, elementi chiave per il rinnovamento dei processi aziendali. Le imprese di ogni settore stanno accelerando la digitalizzazione dei propri flussi operativi, dall’ottimizzazione operativa alla gestione dei dati, per mantenere la competitività, alimentando così una domanda crescente di specialisti It. Oltre alla spinta della trasformazione digitale, un ulteriore fattore che contribuisce all’aumento del fabbisogno di professionisti It è l’introduzione di nuove normative che impongono standard più elevati in materia di sicurezza informatica, resilienza operativa e governance delle tecnologie digitali. Direttive come la NIS2, il Digital Operational Resilience Act e l’AI Act fissano nuovi requisiti di conformità, spingendo le aziende a investire in competenze avanzate. L’espansione del settore It si riflette direttamente sull’aumento della domanda di professionisti qualificati e anche i dati del Sistema Informativo Excelsior confermano questa tendenza: tra il 2024 e il 2028 si prevede un fabbisogno di 74.600-90.800 nuovi occupati. Tuttavia, questa crescita porta con sé un aumento della competitività nel mercato del lavoro It, rendendo sempre più difficile per le aziende trovare queste figure. Nel 2024, la difficoltà di reperimento per analisti e progettisti di software si attestava al 69%, con il 70,3% delle imprese che segnalava una carenza di candidati. Per progettisti e amministratori di sistemi, la difficoltà di reperimento raggiungeva il 64%, con il 71,5% delle aziende che faticava a trovare professionisti qualificati.

«L’evoluzione del mercato It non riguarda solo le tecnologie emergenti, ma anche le competenze necessarie per governarle. L’adeguamento a normative sempre più complesse, insieme alla necessità di governare ambiti come l’Ia e la Cyber Security, sta ridefinendo le esigenze delle aziende - afferma Giorgia Cazzulani, Executive Director di Techyon, l'Head Hunter leader nella ricerca e selezione di professionisti senior e manager nel segmento Information Technology -. Oggi è fondamentale integrare nei propri team professionisti altamente specializzati perché sono le loro competenze a garantire innovazione, sicurezza e conformità normativa. In un mercato in continua evoluzione, investire sulle giuste risorse non è solo una scelta strategica, ma la chiave per affrontare il cambiamento e rimanere competitivi».

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