giovedì 31 agosto 2023
L’icona degli anni Sessanta rinasce in chiave moderna con un motore V6 a benzina, ma sarà anche elettrica. È l’Alfa più potente di sempre: solo 33 esemplari, già tutti venduti
Nuova 33 Stradale, torna (per pochi) l'orgoglio italiano
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“Certe cose sembrano impossibili, finché non diventano storia...”. Nella leggenda, l’Alfa 33 Stradale c’è già, icona degli Anni 60 realizzata in soli 18 esemplari, una vettura considerata tra le più affascinanti di sempre e derivata direttamente dalla Tipo 33 protagonista del Motorsport Mondiale. Alla nascita, nel 1967 con anteprima a Monza e successiva presentazione al Salone di Torino, la 33 Stradale si rivelò come la sportiva più bella e costosa sul mercato, in vendita a quasi 10 milioni di lire (una 500 si comprava in quell’anno con 505 mila lire) contro i 6-7 milioni delle rivali più prestigiose.

Un mito, un’icona che si ripropone oggi in chiave più futuristica che moderna, rilegge il passato e ne rende fede, ma apre il capitolo “di una nuova storia per il brand Alfa Romeo” come ha detto con trasporto e passione Jean Philippe Imparato (amministratore delegato del marchio Alfa Romeo). Una vettura per “pochi intimi” non soltanto per il prezzo non ufficiale (si parla di un ventaglio sopra il milione di euro, tra 1,5 e 2,0 milioni, costo legato a opzioni di personalizzazione), ma anche per essere prodotta in sole 33 unità. "Non una di più", ha specificato Imparato, ad eccezione di quella destinata a restare di proprietà del marchio da esporre al Museo storico Alfa Romeo a testimonianza della creazione di una vera e propria “opera d’arte”, simbolo di pura bellezza. Dunque 33 vetture solamente, peraltro già tutte prenotate e vendute e in sole 7 settimane.

Un’Alfa Romeo dall’estetica straordinaria, grintosa quanto estremamente raffinata nello stile e nella tecnologia: "Con la nuova Alfa 33 Stradale abbiamo voluto creare un modello che fosse all’altezza del nostro grande passato, un’auto speciale di cui l’universo degli Alfisti potesse sentirsi orgoglioso". Una genialità, con ricadute importanti e speciali, come l’intuizione dello stesso Imparato che ha allestito un team di super professionisti uniti da competenza, passione e rigore, da riunire in quella che ha chiamato la “Bottega” creata per sviluppare e realizzare il progetto e ispirata alla grande scuola italiana di carrozzieri-stilisti e alle officine produttive: la “Bottega” ha trovato la luce e lo spazio nella Sala del Consiglio del Museo di Arese dove era stato approvato il progetto del 1967. "La qualità è una mia ossessione e in Italia c’è talento riconosciuto ovunque, anche negli Stati Uniti. Ora via alla produzione, la 33 Stradale è realizzata qui. Prima consegna il 17 dicembre 2024 poi un ritmo di 2-3 al mese. Avrà impatti positivi e aumenterà il valore del brand", ha aggiunto Imparato.

Innovazione e altissima tecnologia (con soluzioni già sperimentate sulla Maserati MC20), stile e prestazioni, unicità di allestimenti su desiderio dei clienti e dettagli in grado di differenziare i singoli modelli, artigianalità (in collaborazione con la Carrozzeria Touring Superleggera): alla fine, non ce ne saranno due uguali. Quattro le livree esclusive (classico Rosso Alfa pastello, Blu Reale, un raffinato Rosso “Villa d’Este” e una grafica bianca-rossa tributo alla leggendaria Tipo 33 da competizione), differenti finiture in fibra di carbonio, diversi loghi (scelta tra Quadrifoglio e Autodelta), specifiche targhe e incisioni a firmare ogni singolo modello. Due stili distinti per gli interni, "Tributo" con pelle e alluminio e "Alfa Corse" con fibra di carbonio e sofisticato materiale Alcantara, entrambi con diverse combinazioni di colori , grafiche e finiture caratteriali. Guida orientata, volante compatto sportivo e pulito, quadro strumenti a cannocchiale, tasti strumenti meccanici.

La scelta è sulla alimentazione: "Qui sono arrivati per il lancio 29 dei 33 clienti, per vedere dal vivo la vettura, alcuni hanno cambiato la configurazione, anche sulla power unit", ha detto Imparato senza entrare nel dettaglio sulla preferenza, se si sposta dalla versione elettrica a quella termica o viceversa. Sotto il cofano soluzioni di alta ingegneria, tra cui sospensioni a doppio braccio con ammortizzatori attivi, motore longitudinale, evoluzione del V6, biturbo da 3.0 litri e più di 620 CV, cambio americano Tremec, trazione posteriore, differenziale elettronico a slittamento limitato. In configurazione elettrica (BEV), potenza sopra i 750 CV e autonomia a 450 km. Potenza e sportività: velocità 333 km/h, da 0 a 100 km/h in 3” (elettrica 2”5), frenata da 100 a 0 km/h in meno di 33 metri (freni carboceramici ventilati). All’avantreno un sistema solleva il muso di 5 cm. Una chicca: taratura finale affidata a Bottas, pilota di F1. Un modello “fuoriserie” che premia “il coraggio di sognare”, slogan adottato per il lancio della vettura, ma come detto apre le porte al futuro di una nuova Alfa Romeo. Una storia che per il pubblico "normale", quanto prima saluterà l’arrivo di un piccolo Suv e attende nuovi modelli.

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