giovedì 15 maggio 2025
Il progetto di Umberto Palermo si avvicina al traguardo della commercializzazione. Il ministro Urso: "Così possiamo vincere in casa una sfida decisiva"
I quadricicli di Mole Urbana esposti insieme ad altre city car del passato

I quadricicli di Mole Urbana esposti insieme ad altre city car del passato - foto studio cico

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Cinque anni non sono pochi, ma bisogna dare atto a Umberto Palermo, designer siciliano adottato da Torino, di non aver mollato e aver trovato (probabilmente) la soluzione quantomeno per partire realmente con Mole Urbana. Si tratta del progetto del quadriciclo elettrico modulare tutto italiano, lanciato nell’estate 2020. Ora ci sono le risorse per iniziare la produzione di serie, grazie a una cordata mista tra istituzioni e privati. La società, ora chiamata MU-Fabriano Srl, ha concluso, nello scorso dicembre, un aumento di capitale sottoscritto in gran parte da Venture Capital (il ramo di Cassa Depositi e Prestiti) insieme a un gruppo di industriali e investitori marchigiani. Per la cronaca, la valutazione dell’azienda certificata da Porsche Consulting, si aggira sui 10 milioni di euro. L’annuncio ufficiale è stato fatto da Palermo stesso in un’affollata tavola rotonda organizzata a Fabriano, il comune in provincia di Ancona dove ha sede MU-Fabriano Srl, e i fornitori locali hanno già avviato una prima filiera produttiva.

E’ stata anche l’occasione per scoprire la nuova configurazione a quattro posti, studiata per la famiglia, che si affianca alla Sport GT a due posti e alla Cabrio, sempre a due posti. Non deve stupire che se il ‘cuore’ del progetto sia a Torino (Palermo è siciliano ma cresciuto in città, l’assemblaggio dei modelli – a partire da fine anno – è nella ex-Stola ad Orbassano), il passaggio decisivo sia maturato tra le colline marchigiane. «Ho fatto per anni il designer di elettrodomestici ed è un'esperienza di cui faccio ancora tesoro» ha spiegato Palermo che si è costruito nel tempo una fitta rete di contatti su un territorio, in cerca di rilancio. «Il telaio in acciaio inox, l'abitacolo in estruso d'alluminio e le altre componenti arrivano a Orbassano dalle Marche. Mi piace sottolineare che tutta la macchina è made in Italy tranne pochissimi elementi come i fanalini posteriori, che arrivano dalla Polonia, e le batterie, ovviamente cinesi». Lunga 2,65 metri nella versione a passo corto e 3,30 in quella con abitacolo lungo, Mole Urbana – che attende la classificazione di Dekra come quadriciclo - punta a commercializzare oltre 400 esemplari entro fine anno per produrne almeno 1.200 l'anno prossimo. Il sogno – obiettivamente non facile - per il designer «è saturare Orbassano di auto, così da aprire un altro sito di produzione proprio a Fabriano, per le regioni del Centro-Sud e i mercati del Mediterraneo».

Umberto Palermo e il ministro Urso

Umberto Palermo e il ministro Urso - Foto Daniele Ciappelloni

Nella presentazione di Fabriano, è arrivata anche la ‘benedizione’ dal vivo di Adolfo Urso. “Questo progetto è nato sul territorio ed è un esempio e un modello di come il made in Italy possa vincere anche la sfida dell’elettrico” ha spiegato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy. In particolare, Urso ha sottolineato l'importanza di realtà che "nascono nelle aree interne del nostro Paese, con la collaborazione di tante piccole e micro imprese, in un settore del futuro competitivo com'è quello della mobilità elettrica cittadina. Questo è un esempio e un modello di come possiamo essere all'avanguardia in Europa, pienamente consapevoli che si tratta di una vera e propria rivoluzione industriale". La gamma completa, i prezzi, le potenze e le dotazioni della Mole Urbana saranno svelate a luglio, mentre da metà settembre ci sarà il lancio commerciale e l'arrivo nelle concessionarie dei primi quadricicli di serie. La rete dei punti vendita è composta da 30 concessionarie sparse sul territorio italiano – secondo le parole di Palermo - e già operative coi altri marchi per coprire tutte le regioni d'Italia. Il listino: sotto i 12 mila euro, incentivi esclusi, e da lì in su fino a oltre i 20 mila.

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