mercoledì 23 settembre 2020
A Il premier Conte: «Le risorse del Recovery Fund per una nuova normalità». Il Ceo di Generali Italia, Marco Sesana: «In questa fase le imprese hanno agito come soggetto sociale»
L'emergenza Covid potenzia il welfare dentro le aziende
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La richiesta di utilizzare le risorse del Recovery Fund anche in chiave welfare, per l’ulteriore crescita delle piccole e medie imprese, era risuonata per tutta la giornata dei lavori e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenuto nel pomeriggio di ieri a Roma alla presentazione dei risultati del 'Welfare Index 2020', ha colto la palla al balzo: «Dobbiamo essere più ambiziosi. Le risorse del Recovery Fund ci consentiranno soprattutto di reinventare una nuova normalità. In questa condizione di emergenza del post Covid la sostenibilità ambientale, così come il tener conto delle ricadute sociali delle iniziative d’impresa, deve far parte del nostro dna. La nostra competitività non sarà solo in termini di crescita del Pil, ma di crescita del benessere esistenziale » ha detto il premier davanti ad una platea composta soprattutto dei 78 imprenditori di tutte le Regioni premiati con il 'Welfare Champion' nell’ambito dell’iniziativa promossa da Generali Italia e che ha coinvolto Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confprofessioni e Confcommercio-Imprese per l’Italia. Imprenditori che sono stati premiati direttamente da Conte, con il premier a sottolineare come «quest’anno questo premio è ancor più importante perché ci sono state tantissime imprese che hanno dimostrato la loro resilienza». L’impegno del governo è stato poi sottolineato anche da Stanislao Di Piazza, sottosegretario al Lavoro, intervenuto davanti allo stesso auditorium: «Qui vediamo le buone pratiche dello sviluppo sostenibile, ma anche noi come governo dobbiamo entrare in una nuova cultura per sostenere le imprese, anche come superamento della dicotomia tra imprese profit e no profit, incamminandoci verso una sorta di terza economia». Anche Di Piazza ha sottolineato la necessità di utilizzare al meglio le risorse del Recovery Fund «e come ministero vorremmo farlo soprattutto per quanto concerne lo smart working».

Ma quella di ieri è stata anche una sorta di 'festa del welfare aziendale', laddove il Rapporto 2020 evidenzia come l’emergenza Covid si è rivelata addirittura un’opportunità, che tante piccole e medie aziende hanno dimostrato di saper cogliere con maturità, come ha evidenziato Marco Sesana, Ceo di Generali: «In questa fase le imprese hanno agito come oggetto sociale, non solo economico e di mercato, offrendo storie di straordinaria reattività e responsabilità. Han- no capito che ci si salva tutti insieme, con esempi straordinari di concretezza e con una visione di lungo periodo». Non a caso, e dal Rapporto emerge chiaro e tondo, per la prima volta dopo 5 anni di analisi in tal senso, le imprese attive nel welfare aziendale superano il 50% e, nonostante il Covid che per molte di loro ha avuto evidenti ricadute economiche negative, il 79% di queste ha confermato le iniziative di welfare in corso e il 28% ne ha introdotte di nuove o ha potenziato Conte premia Illumia. Sotto, Marco Sesana, Ceo di Generali Italia quelle già esistenti. Come ad esempio ha fatto Illumia, azienda leader nel comparto del family business dell’energia in Italia, che si è aggiudicata per il secondo anno consecutivo il 'Welfare Index Pmi 2020' e una menzione speciale come realtà esempio di resilienza in periodo Covid-19. Nel complesso, le aree di maggior intervento delle oltre 3000 aziende compulsate per il Rapporto sono state sanità, sicurezza, assistenza, formazione, conciliazione vita-lavoro. E dal rapporto balza evidente un altro dato: il welfare aziendale fa crescere l’impresa sia in termini di produttività che di occupazione, come hanno tenuto a ribadire Lucia Sciacca, direttore comunicazioni e sostenibilità di Generali Italia.

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