venerdì 25 novembre 2022
I risultati di Euromobility: Bologna in testa per sostenibilità, Catania la peggiore, a Prato la percentuale di auto più nuove
Fiat 500 ibrida e Fiat Panda ibrida in Piazza Maggiore a Bologna

Fiat 500 ibrida e Fiat Panda ibrida in Piazza Maggiore a Bologna - Reuters

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Bologna conquista il primo posto del podio per la mobilità sostenibile, a seguire Torino e Firenze, al quarto posto Milano seguita da Parma. Male la capitale: Roma infatti risulta soltanto al diciassettesimo posto. Le più "insostenibili" invece sono Catania, Potenza e Sassari. Virtuosa è Prato, che si conferma la città con più auto di recente immatricolazione, mentre ad Ancona sono quasi il 26% le autovetture a basso impatto, cioè alimentate a GPL, metano, ibride o elettriche. In crescita le piste ciclabili, con Reggio Emilia che si mantiene saldamente al primo posto, e purtroppo in crescita anche l’indice di mortalità sulle strade, con L’Aquila che si conferma maglia nera, mentre Aosta e Catanzaro che, con zero morti, sono le città più sicure d’Italia.

Sono questi i risultati del “Sedicesimo rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane”, che premia le azioni messe in campo nelle città, come i sempre più diffusi sistemi di sharing, in particolare la quantità di auto, bici, scooter e monopattini a disposizione dei cittadini. Dopo i saluti del Presidente di Euromobility Lorenzo Bertuccio e di Sara Venturoni di RFI, main sponsor dell’evento, la sesta Conferenza Nazionale sui Piani Urbani di Mobilità sostenibile ha affrontato il tema dello stretto legame tra pianificazione urbanistica e mobilità, grazie ai contributi di Giuseppe Inturri e Andrea Spinosa, concentrandosi poi sulle risorse del PNRR per la mobilità, con l’intervento di Francesca Romagnoli. Napoli, Santarcangelo di Romagna, Brescia e Torino sono invece le città che hanno portato la loro esperienza sul campo.

“Questo riconoscimento – afferma l’assessora alla Nuova Mobilità, Valentina Orioli – è certamente motivo di orgoglio per il Comune ma non ci rende appagati. Siamo però soddisfatti perché anche a livello nazionale vengono riconosciuti i nostri sforzi per avere una mobilità sempre più sostenibile in città, e consapevoli che ancora molto c’è da fare. Anche per questo abbiamo lanciato Bologna città 30. Un grande progetto che non porterà solo nuovi limiti di velocità ma renderà la città più a misura delle persone con più spazi per muoversi in sicurezza, una città meno inquinata e rumorosa e sempre più sostenibile”.



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