mercoledì 30 novembre 2022
Secondo l'Istat, le istituzioni non profit sono 363.499 con 870.183 dipendenti. Nasce Itas Academy. Smau cerca guide per un evento a Napoli
La pandemia non ha fermato il non profit

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La pandemia non ha fermato le tante attività legate all'assistenza e alle persone in difficoltà. Secondo l'Istat, infatti, al 31 dicembre 2020 le istituzioni non profit attive in Italia sono 363.499 e impiegano 870.183 dipendenti. Dal punto di vista territoriale le organizzazioni presentano una locazione asimmetrica: crescono più al Sud (1,7%) e nelle Isole (+0,6%), restano stabili al Centro e nel Nord-ovest, in diminuzione al Nord-est (-0,5%). Le regioni che presentato gli incrementi maggiori sono la Campania (+4,5%), la provincia autonoma di Bolzano/Bozen (+1,8%), la Puglia e la Valle d’Aosta (+1,6%). Uno dei dati più significativi è dato dalla diminuzione delle cooperative sociali (-3,3%). In aumento il numero di Fondazioni (+2,9%) e Associazioni (+0,5%). L’associazione resta la forma giuridica che raccoglie la quota maggiore di istituzioni (85,2%), seguono quelle con altra forma giuridica (8,4%), le cooperative sociali (4,1%) e le fondazioni (2,3%). In crescita i dipendenti in Associazioni (+4,3%) e Fondazioni (+2,9%) e le Cooperative Sociali (+1,0%) mentre diminuiscono nelle Inp con altra forma giuridica (-4,5%). In generale i dipendenti impiegati dalle istituzioni non profit aumentano di più nelle Isole (+5,1%), al Centro (+2,7%) e al Sud (+2,1%), diversamente dal Nord-ovest in cui i dipendenti sono in diminuzione (-1,0%). La metà delle istituzioni non profit al Sud è stata costituita a partire dal 2010. Pertanto, la dinamica tra nuove istituzioni non profit e quelle cessate o inattive è stata maggiore nel Mezzogiorno dove nel corso del tempo è aumentato il peso di quelle costituite più di recente. Il settore dello sport rappresenta il 32,9% delle istituzioni non profit, a seguire i settori delle attività culturali e artistiche (15,9%), delle attività ricreative e di socializzazione (14,3%), dell’assistenza sociale e protezione civile (9,9%). In particolare, le istituzioni non profit che aumentano di più sono quelle attive nei settori delle relazioni sindacali e rappresentanza interessi (+2,7%). Nel 2020 sono 65.439 le istituzioni non profit iscritte nell’elenco degli enti destinatari del cinque per mille (17,0% del totale). Nell’anno di dichiarazione dei redditi 2020 aumentano, rispetto all’anno precedente, il numero degli enti beneficiari (+5,8%) e l’importo ricevuto10 (+1,6%), pari a circa 455,6 milioni di euro, contrariamente al numero di scelte11 espresse dai contribuenti al momento della dichiarazione che si attesta sui 12,6 milioni (-3,9%). Per la prima volta è stato analizzato il contributo del settore non profit come fattore di sviluppo economico con l’obiettivo di misurare l’innovazione sociale attraverso indicatori. Il primo indice sintetico rappresenta Il profit e non profit per il benessere collettivo, mentre il secondo riguarda Gli attori per lo sviluppo del territorio. Dall’analisi si conferma l’esistenza di un legame virtuoso tra l’alto grado di coesione sociale - favorito dalla presenza di un elevato numero di istituzioni non profit orientate al disagio - e la presenza di una compagine produttiva attenta al benessere delle comunità e dell’ambiente. Si registra il consolidamento delle pratiche collaborative delle istituzioni non profit e i diversi attori dei territori a testimonianza di quanto sia fondamentale e strategico per lo sviluppo dei territori il continuo confronto con i diversi portatori di interesse L’innovazione sociale è sempre più un aspetto dello sviluppo da studiare anche attraverso l'interdipendenza fra soggetti economici e istituzionali (pubblico, privato, non profit). Da qui la necessità di produrre statistiche in grado di descrivere sempre più fedelmente le condizioni di vita di un Paese, anche in termini di risposte resilienti messe in atto in tempi di crisi economica.

Nasce Itas Academy per il Terzo settore

Itas Mutua è una realtà da sempre attenta al sociale, che nel corso del tempo si è resa protagonista di diverse iniziative volte a favorire la partecipazione comunitaria e l’inclusione. Oggi, lo storico gruppo assicurativo trentino – che ha da poco superato i 200 anni di storia ed è la compagnia assicurativa più antica d’Italia - ha aggiunto un tassello in più al proprio impegno in questa direzione, con la nascita di Itas Academy, un programma formativo dedicato al Terzo settore attivo su Aep-Attiviamo energie positive, la piattaforma di formazione di Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation. «Siamo particolarmente orgogliosi dell’attivazione di questo progetto” – spiega Norbert Bonvecchio, direttore Distribuzione e progetti speciali Itas da cui dipende la Divisione Mutualità e Sostenibilità -. Un progetto che dimostra ancora una volta l’attenzione della nostra Mutua per lo sviluppo del Terzo Settore che in Italia rappresenta una realtà di crescente importanza anche sotto il profilo degli impatti economici generati. Itas intende quindi mettere a disposizione dei volontari e dei professionisti supporti concreti finalizzati a formare tutte quelle realtà che si occupano di chi ha più bisogno di aiuto». Aep è un’iniziativa nata durante il primo blocco del 2020 per offrire una risposta concreta all’emergenza Covid, che ha congelato, tra gli altri, anche numerosi progetti di carattere sociale. Tramite la piattaforma è stato possibile reagire alla situazione, condividendo competenze e saperi, anche a distanza. Itas Academy rappresenta un ulteriore arricchimento per Aep: lo spazio di Itas Mutua permetterà, grazie al contributo di professionisti qualificati, di approfondire tematiche come l’importanza della comunicazione per il Terzo settore e gli strumenti per la rendicontazione sociale e la valutazione di impatto. Ma non solo. Itas Academy offre anche numerosi contenuti riguardanti l’aspetto normativo, tra cui, per esempio, un approfondimento sul nuovo decreto legato al 5x1000, così come preziosi focus su argomenti quali fundraising, comunicazione sociale e sostenibilità. A compendio della proposta di Itas Academy, anche diversi strumenti a supporto delle realtà del Terzo settore, come le pratiche guide scaricabili sulla raccolta fondi o sugli Ets o il tool sugli Sdgs per misurare l’impatto sociale. Per maggiori informazioni: https://www.attiviamoenergiepositive.it/itas-academy/.

Smau cerca guide per un evento a Napoli

Smau annuncia la selezione delle guide per gli Startup Safari di Smau Napoli, l’evento di riferimento sul territorio per le imprese interessate a entrare in contatto con nuovi partner sui temi dell’innovazione. La call è rivolta a studenti, neolaureati e giovani talenti desiderosi di entrare a far parte dello Staff che il 15 e il 16 dicembre accoglierà il network che si riunirà alla Mostra d’Oltremare con l’obiettivo di favorire l’avvio di nuove sinergie tra corporate e start up del Mezzogiorno che siano da stimolo allo sviluppo delle economie emergenti dal tech al fashion, dall’aerospace alla medicina fino all’educazione. Alle guide ingaggiate sarà affidato il compito di condurre innovation manager, decision maker e imprenditori in un viaggio alla scoperta delle realtà più interessanti per loro tra le start up presenti a Smau Napoli. Per candidarsi è necessario compilare un form (https://www.smau.it/napoli/partecipa/staff) e allegare il proprio curriculum entro il 2 dicembre. Per lo svolgimento dell’attività è previsto un compenso.

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