sabato 30 settembre 2017
Fca premia gli studenti e le loro idee di mobilità: rispetto assoluto dell'ambiente, volontà di risparmiare tempo, appartenenza a una comunità e desiderio di esprimersi attraverso la propria vettura
Gli studenti premiati da Fca a Capua per Innovation Award Millennials

Gli studenti premiati da Fca a Capua per Innovation Award Millennials

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Nella storica sede di Capua dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli, si è svolta la cerimonia di premiazione della seconda edizione del contest "I AM FCA - Innovation Award Millennials by FCA", nato su iniziativa di Fiat Chrysler Automobiles e rivolto a studenti triennali e magistrali di Economia di sei Università dell'Italia Centro-Meridionale. Al contest - che ha raccolto idee e proposte innovative su come i millennials immaginano l'auto del futuro - hanno partecipato oltre 1.300 studenti.
Di fronte a circa 300 giovani provenienti dai sei atenei che hanno aderito al concorso (più precisamente Università della Campania Luigi Vanvitelli, Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Università degli Studi del Molise, Università degli Studi Gabriele d'Annunzio di Chieti e Pescara, Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l'Università degli Studi della Basilicata) sono stati premiati i sei studenti che hanno vinto uno stage in uno stabilimento FCA del Centro-Sud e i sei che si sono invece aggiudicati un corso di guida sicura che si svolgerà all'interno del Balocco Proving Ground di Fiat Chrysler Automobiles.

Come per l'edizione precedente, anche in questa i giovani partecipanti hanno dovuto rispondere - con un massimo di 4 mila caratteri - ad alcune domande: "Come immagini le auto tra 15 anni?", "Che cosa faresti con la tua auto se potessi?", "Che cosa ti aspetti i produttori di auto dovrebbero fare per migliorare la tua vita?" e "Musica, social network e digital life: come le auto possono migliorare la tua esperienza con essi?". A conquistare lo stage di sei mesi in uno stabilimento di FCA del Centro-Sud Italia sono stati: Federico Cirillo, 19enne dell'Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio" di Chieti e Pescara che nel suo progetto dà spazio alle auto pulite dotate di un'ID personale con cui connettersi con l'esterno sia per agevolare la mobilità sia per "dematerializzare" la burocrazia. Denise Di Bernardo, dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" che nel suo video parla di auto ecocompatibili e sicure, che interagiscono con chi le utilizza grazie a un assistente di guida. Antonella Occhionero, 21enne dell'Università degli Studi del Molise che racconta di auto realizzate con materiali biodegradabili che si prendono cura di chi è a bordo e che sono decisamente social con connessioni e webcam. Giuseppe Russo, studente dell'Università della Campania "Luigi Vanvitelli" con un progetto che presta molta attenzione alla sicurezza e al comfort di bordo: per esempio con sistemi per impedire la guida in stato di ebbrezza e con un'elevata integrazione tra auto e occupanti. Roberta Santarsiero, dell'Università degli Studi della Basilicata che parla di eco-sostenibilità, di attenzione ai disabili e comfort di bordo, oltre a essere dotate di un sistema wi-fi che configuri automaticamente i profili di chi è a bordo. Daniele Tribuzio, dell'Università di Cassino e del Lazio Meridionale che ritiene che le auto saranno in grado di adeguarsi a tutte le esigenze del conducente anche trasformandosi in "smart car" che integri e addirittura sostituisca gli smartphone. I sei studenti che invece si sono invece aggiudicati il corso di guida sicura sono Fabrizio Cundari (Bari), Francesca Di Chiara (Napoli), Marco Di Scanno (Cassino), Domenico Gagliardi (Chieti-Pescara), Vito Donato Sabia (Basilicata) e Diana Salottolo (Molise).

Dalle proposte dei giovani è emerso un quadro chiaro dei valori che guidano i futuri automobilisti: il rispetto assoluto dell'ambiente, la volontà di risparmiare tempo, l'attenzione al comfort, l'appartenenza a una comunità e il desiderio di esprimere se stessi attraverso l'automobile. Carmine D'Agresti, HR manager dello stabilimento Fiat Chrysler di Cassino ha sottolineato il ruolo avuto da Human Resources nel progetto. «È fondamentale - ha spiegato - che un'azienda come FCA stabilisca e mantenga un contatto serrato con il mondo dell'Università. Solo così sarà possibile da un lato migliorare i processi innovativi della nostra organizzazione e dall'altro aiutare i giovani a entrare da protagonisti nel mondo del lavoro».

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