sabato 23 dicembre 2017
Dall'obbligo di tenere la destra in autostrada alla distanza minima, o la responsabilità per i passeggeri senza cintura: sono tante le norme ignorate dai più di un manuale anche troppo complesso
Il Codice della strada, questo sconosciuto
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Lungo, complesso, complicato e per niente facile da memorizzare. Parlando del codice della strada, entrato in vigore nel 2010, ci sono troppe norme, alcune anche contraddittorie, ma in maggior parte sconosciute proprio a chi dovrebbe conoscerle. Si sperava nel varo del nuovo codice, con regole più semplici e facili da memorizzare, invece no. In Parlamento è slittato tutto fino a nuovo ordine e pertanto continueremo a barcamenarci con norme, regole e cavilli per la maggior parte sconosciute ai più. E di articoli ignorati ce ne sono parecchi. Ad esempio in quanto conoscono il numero 143? A prima vista non dice niente ma è la norma che obbliga a tenere la destra, pertanto in autostrada tutte le auto che viaggiano a centro o in terza corsia sono perseguibili per legge e la norma prevede anche la perdita di 4 punti, solo che la polizia chiude un occhio o due e pertanto su questa infrazione commessa da tanti, in maniera involontaria spesso, non c'è stata mai una sanzione. Ovvero la norma c'è ma non viene perseguita e pertanto è come se non esistesse.

Per giunta, in caso di incidente su strade extraurbane, il 143 prevede la sanzione anche per chi invece di tenere il margine destro della strada occupava un tratto di strada a ridosso della riga bianca centrale, quindi anche se innocente formalmente in caso di impatto, esiste una regola del codice che ti assegna una parte di colpa! Non parliamo poi dell'articolo 141, ovvero quello che prevede il controllo del mezzo al di là del rispetto delle norme. E' una regola astrusa che alcuni Comuni utilizzano per non pagare i danni da buca. Ad esempio, se cadi con la moto o la bicicletta in una buca, la regola non condanna in automatico il comune per omessa manutenzione (articolo 2051 del codice civile) ma in pratica ti assegna la colpa: sei caduto quindi non eri in grado di controllare il mezzo e pertanto hai commesso una infrazione. Chiedere ai molti che coi comuni stanno ancora litigando coi propri legali, ma una sentenza della Cassazione purtroppo dà ragione agli enti: se la buca è conosciuta, e ci finisci dentro, colpa tua e non di chi ha omesso la riparazione...

Sempre l'articolo 141 viene usato per altri scopi. Ad esempio, sei in città, rispetti il limite di 50 orari ma l'agente ritiene che per le condizioni del traffico (ad esempio nei pressi di una scuola) questa sia una velocità eccessiva, ebbene ti può multare. E lo stesso vale se esci di strada, gli accertamenti della polizia potrebbero evidenziare che non eri in grado di controllare il mezzo e pertanto hai violato l'articolo 141 e sei condannato lo stesso. E che dire dell'articolo 149? E' quello che prevede il rispetto di una distanza minima di sicurezza. Nelle vie extraurbane dove vige il divieto di sorpasso è previsto un minimo di 100 metri dal veicolo che precede (alzi la mano chi sta a tale distanza...) e pertanto scatta la multa per inosservanza della distanza di sicurezza, se poi tamponi hai torto in automatico perché non sei riuscito a evitare l'impatto (articolo 141 e 149 insieme) e becchi una multa che in caso di feriti arriva fino a 1697 euro! Oltre a 3 punti in meno sulla patente.

La stessa norma, come concorso di colpa, può essere applicata in alcuni casi se passi l'incrocio col verde e vieni centrato da un veicolo che non ha rispettato il rosso. Ovvero il giudice stabilisce se non hai messo in atto tutti gli accorgimenti, pur passando col verde, per farlo nella massima sicurezza e quindi c'è un concorso di colpa che va dal 20 al 40 per cento di responsabilità. Leggere alcune sentenze della Cassazione in merito. E parlando di semaforo rosso, l'articolo che regola l'infrazione è il 146 ma in pochi sanno che scatta la sanzione anche se non si attraversa, ma basta superare la linea di arresto. Ovvero ti fermi poco dopo la striscia bianca e scatta lo stesso la multa! E relativa perdita di punti, che nei comuni viene spesso usata per applicare l'articolo 126 bis, ovvero pagare quasi 300 euro di sanzione se non dichiari chi guidava in quel momento. Che si badi bene non è un consiglio ma un obbligo di legge e se la polizia scopre che hai mentito diventa reato penale!

Parliamo di cinture? Articolo 174, chi non le indossa paga la multa. Se è il conducente perde anche i punti, ma è lo stesso conducente responsabile se i passeggeri non la indossano e ciò vale anche per i sedili posteriori, in cui esiste lo stesso obbligo ma in pochi lo sanno e la applicano. Articolo 153, luci accese anche di giorno. Perdita prevista in origine di 2 punti, poi se viaggi in autostrada o in strade extraurbane con le luci spente, fa niente, come per l'articolo 143 aspettiamo ancora le prime multe. Infine i ciclisti. Indisciplinati, eppure soggetti deboli nel traffico. Quanti di loro sanno dell'articolo 182 che obbliga a usare la pista ciclabile quando è presente? Vale per tutti anche per gli amatori delle gare domenicali. Non potrebbero usare la strada. Sanzione prevista che arriva fino a 94 euro. Provate a suonare col clacson quando ti si aprono a ventaglio davanti, il rischio di rimetterci è grosso, ma anche qui: quante multe sono state elevate? Ecco, un piccolo esempio del codice, questo sconosciuto...

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