venerdì 23 febbraio 2024
L'Unione nazionale consumatori: la bocciatura da parte del Consiglio di Stato dei cartelloni con il prezzo medio dei carburanti non provoca alcun danno ai consumatori
Benzina, il Consiglio di Stato boccia i cartelli sul prezzo medio regionale

ANSA

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Dopo il Tar, anche il Consiglio di Stato ha bocciato i cartelloni con il prezzo medio dei carburanti che i benzinai sono obbligati dall'agosto scorso a esporre. Nella sentenza 1806 pubblicata oggi, 23 febbraio, il Consiglio di Stato accoglie il ricorso in appello proposto dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, ma "per l'effetto, in parziale riforma della sentenza appellata e per diversa motivazione, annulla l'articolo 7 del decreto" del Mimit del 31 marzo 2023, che stabilisce caratteristiche e modalità di esposizione dei cartelloni contenenti i prezzi medi.

La bocciatura da parte del Consiglio di Stato dei cartelloni con il prezzo medio dei carburanti non provoca alcun danno ai consumatori, secondo l'Unione nazionale consumatori.
"L'introduzione del prezzo medio - spiega il presidente dell'Unc, Massimiliano Dona - non ha influito in alcun modo sull'andamento dei prezzi, che ha seguito le solite vecchie dinamiche, a cominciare dalla doppia velocità: rialzi immediati non appena si registrano aumenti delle quotazioni internazionali e ribassi a passo di lumaca in caso contrario".
"L'informazione al consumatore - prosegue - è utile quando è perfetta, non quando è distorta e sbagliata, come è quella di accontentarsi di andare a fare il pieno da chiunque ha un prezzo più basso della media regionale invece che da chi fa i prezzi più bassi ed è meno caro di tutti gli altri". "Ci domandiamo, invece, dove sia sparita l'app carburanti prevista dal decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, che educherebbe gli automobilisti a fare il pieno nel distributore meno caro della zona. Dopo oltre un anno dalla sua previsione è sparita dai radar. Quella si che sarebbe utile" conclude Dona.

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