mercoledì 4 gennaio 2023
Le nuove norme in vigore da settembre hanno come obiettivo combattere le pratiche commerciali scorrette della piattaforme di vendita, i saldi invernali saranno il primo banco di prova
La direttiva Omnibus tutela i consumatori su recensioni e sconti sospetti

ANSA

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La "moda" commerciale americana che lo scorso 25 Novembre ha inaugurato lo shopping natalizio, definita Black Friday (tale espressione sarebbe nata a Philadelphia, e deriverebbe dal pesante traffico stradale che si sviluppa per l'occasione in quel giorno), anche nell'edizione del 2022 ha dimostrato quanto fosse più che mai necessario, in Italia e nel resto d'Europa, attuare una normativa a tutela dei consumatori. Si tratta, nello specifico, della n.127 del 4 agosto 2022, pubblicata il 26 agosto 2022 in Gazzetta Ufficiale, ed entrata in vigore il 10 settembre 2022.

Denominata Omnibus, la direttiva in questione introduce nuove tutele per il consumatore: in particolare sulle clausole abusive, sull’indicazione dei prezzi dei prodotti offerti, sulle pratiche commerciali scorrette e sui diritti degli acquirenti. Questa direttiva nasce nell’ambito dell’iniziativa New Deal for Consumers, che ha lo scopo di adeguare all'evoluzione dei mercati, l'impianto normativo che vi gravita attorno. Lo fa in due modi: uniformando quelle che sono le sanzioni tra tutti gli Stati UE, e andando a cercare le norme da considerarsi scorrette, per uniformarle in tutti gli Stati membri.

Entrando nel dettaglio, si nota che gli obiettivi sono: da un lato, armonizzare la disciplina che regola il rispetto dei contratti di fornitura di contenuti e/o servizi digitali; dall’altro, incrementare le tutele previste per i clienti. Il New Deal for Consumers prevede infatti una maggiore trasparenza sul mercato online; l’estensione della particolare tutela prevista per i consumatori anche ai servizi forniti gratuitamente; il risarcimento per le vittime di pratiche commerciali ingiuste. La Omnibus trova larga applicazione, ad esempio nelle recensioni dei prodotti, in cui deve essere esplicato chiaramente se la persona che l'ha scritta l'ha acquistato o meno; nel "posizionamento" di prodotti all'interno di un motore di ricerca, che non potrà essere alterato, e dovrà avere una sezione in cui si spiega il funzionamento dello stesso; nella definizione di quelle che possono essere considerate omissioni ingannevoli su spedizioni e mezzi di pagamento.

L'advertising specialist Gianluca Matrullo, responsabile settore web marketing di Ueppy, e collaboratore AICEL (la principale associazione dedicata a chi opera nell'e-commerce in Italia) è convinto che la normativa avrà effetti positivi. «Un quadro normativo più chiaro era assolutamente auspicabile, sia per le recensioni sia per quella che potremmo definire la "giungla" degli sconti: è ora che gli operatori inizino a pensare in grande, con oneri e onori che questo comporta. Fare e-commerce non è per tutti, comporta costi elevati ed una mole di lavoro spesso sottovalutata. Al tempo stesso - prosegue Matrullo - vi sono una serie di norme da rispettare, che troppo spesso vengono prese sottogamba. In questo senso, la Omnibus getta le basi affinché aspetti spesso sottovalutati, come gli sconti e la veridicità delle recensioni, abbiano un chiaro riferimento normativo».

Il nuovo decreto prevede, tra l'altro, il diritto di adire il giudice ordinario, per contestare le pratiche commerciali sleali dei professionisti. Non resta che attendere i saldi al via in questi giorni, per valutare gli impatti che tali modifiche avranno.

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