Premio Giovane Manager, a Roma la finale della VII edizione
di Redazione
Al primo posto Stefano Bison, di Humanitas Medical Care. Altri dieci premiati. Coinvolti in circa 2mila under 44 iscritti a Federmanager

A dieci promettenti manager è stato attribuito presso il Pontificio Istituto Patristico Augustinianum il Premio Giovane 2025, il prestigioso riconoscimento istituito da Federmanager e dal suo Gruppo Giovani per valorizzare nuove competenze, visione e leadership nel mondo manageriale. Giunto alla sua VII edizione, il premio conferma la volontà dell’associazione di sostenere le nuove generazioni, sempre più protagoniste nei processi di innovazione e trasformazione delle imprese italiane. Ai dieci premiati si è aggiunta una menzione speciale dedicata al miglior Expat manager.
Al primo posto come miglior manager dell’edizione 2025 si è classificato Stefano Bison, chief executive officer di Humanitas spa di Milano. Bison è amministratore delegato di Humanitas Medical Care, la rete di poliambulatori e centri diagnostici del Gruppo Humanitas, uno dei principali player ospedalieri in Italia. Con una solida esperienza nella gestione aziendale, strategia e innovazione, guida una realtà riconosciuta per l’eccellenza clinica, la ricerca e l’Università Hunimed. Ha maturato negli anni competenze di alto livello in contesti internazionali come Assicurazioni Generali, Boston Consulting Group, Oliver Wyman e Lehman Brothers. Bison porta nel Gruppo Humanitas una visione manageriale orientata allo sviluppo e alla qualità dei servizi.
Gli altri manager premiati sono:
Luca Canonico, Borgwarner, Torino
Chiara Carrisi Centro Medico Santagostino, Milano
Francesco Castellone, Iren Spa, Parma
Elena Chiarella, Fincantieri Spa, Friuli-Venezia Giulia
Alessandra Faella, Baker Hughes, Firenze
Alessandra Marinacci, Tim spa, Roma
Valentina Marchio, Nextchem Spa (Gruppo Maire), Milano
Luca Damiano Sozzo, Zoetis Italia Srl, Roma
Antonio Zaccariello, Anz Srl, Napoli
Il Premio Speciale Expat è stato assegnato ad Alessio Rufinelli, Umbra Group Spa, Perugia, per il contributo di rilievo portato in un contesto internazionale altamente competitivo.
Il premio conclude un contest che ha coinvolto circa 2mila manager under 44 iscritti a Federmanager. Dopo un’attenta valutazione dei curricula provenienti da tutta Italia, i profili più meritevoli sono stati selezionati da un Comitato di valutazione composto dal Gruppo Giovani Federmanager e da Jefferson Wells – Gruppo Manpower. La selezione si è basata su criteri rigorosi: percorso formativo, esperienze professionali, anzianità nel ruolo, meriti maturati e motivazioni personali alla candidatura. Inoltre, per questa edizione, ai candidati è stato richiesto di presentare un progetto di innovazione applicato al business, con particolare attenzione alle implicazioni etiche nell’attuale fase di trasformazione, in coerenza con il tema del contest.
NEXT – NEW ETHICS FOR TRANSFORMATION è infatti il filo conduttore della settima edizione del Premio, che ha posto al centro il ruolo strategico delle nuove generazioni manageriali nella gestione dell’innovazione e nell’evoluzione dei paradigmi etici imposti dalle tecnologie digitali emergenti.
«Complimenti a questi giovani manager che dimostrano che in Italia è possibile crescere professionalmente, avere successo e soprattutto contribuire alla competitività del Paese. A loro va il mio incoraggiamento a migliorarsi sempre, rafforzando competenze e network - spiega il presidente di Federmanager Valter Quercioli -. Questo premio vuole essere un messaggio di sostegno alle donne e agli uomini di talento che rappresentano una ricchezza per le imprese, creano nuove opportunità per il Paese e trovano in Federmanager un alleato per il proprio percorso di crescita professionale».
«Questa edizione conferma quanto le nuove generazioni manageriali siano pronte a guidare il cambiamento, con coraggio, responsabilità e una visione aperta all’innovazione. Il Premio Giovane Manager vuole valorizzare proprio questo: la capacità di leggere il presente e di preparare il futuro, mettendo al centro etica e competenze», conclude la coordinatrice del Gruppo Giovani Federmanager Paola Vitale.
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