Imprese familiari e bene comune, valori da tramandare

April 24, 2025
Imprese familiari e bene comune, valori da tramandare
La dimensione civile dell’attività imprenditoriale è vissuta dall’imprenditore anche nella misura in cui sperimenta la propria vocazione all’imprenditorialità non esaurita nell’arco di una sola generazione. Se è vero che il possesso della proprietà è di natura privatistica, la cura per il bene di tutti e di ciascuno, generalmente chiamato bene comune, richiede rigorosamente che l’uso della proprietà sia responsabile, dunque, che tenga conto delle ricadute civili dell’agire imprenditoriale. Per questa ragione, la produzione aziendale e la capacità imprenditoriale di ottenere profitti non sono un fatto meramente privato, ma riguardano l’intera società civile, coinvolgendo aspetti politici, economici e culturali, in una dimensione intergenerazionale. Di qui l’importanza che una generazione non si limiti a trasmettere unicamente il patrimonio materiale necessario per l’ordinaria produzione di beni e servizi, ma che si preoccupi anche di tramandare i valori quali la laboriosità, la generosità, l’inventiva e il coraggio, in breve: «la capacità d’iniziativa e di imprenditorialità», così chiamata da Giovanni Paolo II nella Centesimus annus (n. 32) e ben analizzata dallo studioso statunitense Michael Novak.
Secondo l’economista d’impresa Marco Vitale, possiamo sintetizzare una tale dinamica, notando come «famiglie forti creano imprese familiari forti perché la disciplina basata sul libero mercato, combinata con i valori familiari, rende le imprese familiari ben gestite». In tale prospettiva, nel 2021, la Busch School of Business della Catholic University of America ha avviato il Family Business Consortium, sotto la guida del prof. Anthony Cannizzaro. È proprio il prof. Cannizzaro ad affermare che il 2021 è stato un anno propizio per le imprese familiari. Nella sua Lettera Apostolica Patris Corde, papa Francesco ha dedicato il 2021 a San Giuseppe, evidenziando come la figura di un tale santo possa essere di grande ispirazione per la via economica e familiare. Il 2021 segna anche il 40° anniversario di due delle encicliche più influenti di Papa Giovanni Paolo II sul lavoro e sulla famiglia: la Laborem exercens e la Familiaris consortio.
In risposta all'appello di papa Francesco e alla sfida di Giovanni Paolo II di studiare continuamente «nuovi significati del lavoro umano» e di ricordare che «il futuro dell'umanità passa attraverso la famiglia», il Ciocca Center for Principled Entrepreneurship della Busch School of Business ha lanciato un’interessante iniziativa sulle imprese familiari. Due sono le ragioni per le quali tale iniziativa rappresenta un omaggio a San Giuseppe e il tentativo di aggiornare la Dottrina sociale della Chiesa nella prospettiva indicata da papa Francesco. In primo luogo, a partire dal Consorzio, è stato istituito un corso di laurea per insegnare alla prossima generazione di imprenditori familiari (un terzo degli studenti proviene da imprese familiari) come far crescere le loro aziende, in modo da creare un impatto positivo per le loro famiglie e per le comunità nelle quali operano.
In secondo luogo, il Family Business Consortium rappresenta un luogo di incontro per le imprese familiari che condividono la convinzione che la famiglia sia la prima e vitale cellula della vita civile - l'unità fondamentale della società, dal punto di vista politico, economico e culturale. Il Consorzio offre alle imprese familiari l'opportunità di riunirsi, fare rete, imparare le une dalle altre e crescere insieme. Mentre buona parte della scienza economica ha spesso considerato l’impresa familiare come secondaria, l’approccio che il Consorzio intende perseguire è di guardare a tali realtà come a istituzioni fondamentali per lo sviluppo delle moderne economie di mercato. Come fa notare Cannizzaro, la maggior parte della produzione artigianale in Europa e negli Stati Uniti è a conduzione familiare. Alla fine del XIX secolo, quando le imprese private a gestione manageriale hanno lentamente sostituito molte aziende familiari, tanti hanno sentenziato la scomparsa delle imprese familiari, ma non è stato così. Esse continuano a costituire la base dell'economia americana, contribuendo, secondo alcune stime, a due terzi del prodotto interno lordo totale e a tre quarti di tutti i nuovi posti di lavoro creati negli Stati Uniti.
Le imprese familiari possono essere efficienti e competitive, ma soprattutto possono essere profondamente umane. In effetti, le imprese familiari, quando sono ben gestite, si distinguono per gli alti livelli di soddisfazione dei dipendenti e dei clienti, per i bassi tassi di turnover e per la grande attenzione ai bisogni umani. Dunque, il problema della successione aziendale interessa in primo luogo il rapporto tra le generazioni e, chiamando in causa la sfera affettiva e valoriale, richiede, da un lato, la capacità dei padri e delle madri di lasciare ai loro figli non solo i capannoni e le macchine, ma anche quell’insieme di valori che rendono possibile il successo economico compatibile con il bene comune, e, dall’altro, la disponibilità dei figli ad accogliere quell’insieme di valori, farli propri e investirli come fossero il primo fattore di produzione.

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