lunedì 7 maggio 2018
È stato eletto durante i lavori del Consiglio generale e succede a Matteo Spanò, che termina dopo sei anni il suo mandato.
Vincenzo Piccolo

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Vincenzo Piccolo, già responsabile regionale della Campania è il nuovo presidente del Comitato nazionale dell’Agesci (Associazione guide e scouts cattolici italiani). È stato eletto durante i lavori del Consiglio generale tenutosi a Bracciano (Roma) dal 29 aprile al 1° maggio scorsi.

Succede a Matteo Spanò (che termina dopo sei anni il suo mandato) e affiancherà la vicentina Barbara Battilana, visto che in Agesci ogni ruolo di responsabilità è condiviso tra un uomo e una donna. Saranno loro, in questo tratto di cammino a guidare l’associazione nell’impegno a realizzare quanto il cardinale Gualtiero Bassetti ha sollecitato a Bracciano. «In una Chiesa “in uscita” – ha detto il presidente della Cei – tesa a servire l’uomo con la carità e la verità, l’associazione sappia sempre riconoscere e indicare cioè che è vero e ciò che è buono al di là delle illusioni del mondo».

Un richiamo alla responsabilità che è al tempo stesso un invito a valorizzare l’originalità di una proposta educativa che punta a rendere i giovani protagonisti gioiosi e responsabili nella società come nella Chiesa. Un’indicazione di rotta che Piccolo, sono parole sue dopo l’elezione, vive come «il consolidamento di percorso».

Dottore commercialista, nato a Salerno nel quartiere Torrione, sposato con Emiliana, scout anche lei, il nuovo presidente ha infatti passato 39 dei suoi 48 anni in Agesci. Nel curriculum l’ingresso, nel 1979 da lupetto nel gruppo Salerno 3 di stanza a Santa Croce, e poi in “reparto”, quindi novizio, rover, e capogruppo. Nel 1993 il ruolo di formatore regionale per lupetti/coccinelle per poi assumere nel 2012 l’incarico di responsabile Agesci della Campania, sezione che vanta 10mila iscritti. Prima dell’elezione a presidente Piccolo era già presente nel sistema «Fiordaliso», la cooperativa dell’associazione e nelle commissione Leonardo incaricata di riformare l’Agesci per essere maggiormente pronta a rispondere alle sfide di oggi. Un impegno da vivere secondo la dimensione del servizio, così come espresso nel tema guida dell’incontro di Bracciano: “Tempo presente. Servi inutili a tempo pieno”.

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