mercoledì 21 marzo 2018
La Sala Stampa Vaticana ha annunciato le dimissioni di monsignor Dario Edoardo Viganò da Prefetto della Segreteria per la Comunicazione. Il Papa gli chiede di restare come assessore del dicastero
Viganò lascia. Il Papa: accetto con fatica le dimissioni
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La Sala Stampa Vaticana ha annunciato che papa Francesco «ha accettato la rinuncia di monsignor Dario Edoardo Viganò, Prefetto della Segreteria per la Comunicazione (SPC)».
«Fino alla nomina del nuovo Prefetto, la SPC sarà guidata dal Segretario del medesimo Dicastero, monsignor Lucio Adrián Ruiz» conclude la nota della Sala Stampa.

La Sala Stampa Vaticana ha pubblicato anche la lettera di monsignor Viganò e la risposta di papa Francesco.

Nel messaggio in cui annuncia di aver accettato non senza qualche fatica le dimissioni da Prefetto il Papa lo invita a proseguire nel suo lavoro di collaborazione al progetto di riforma: un itinerario oramai giunto al tratto conclusivo con l'imminente fusione dell'Osservatore Romano all'interno dell'unico sistema comunicativo della Santa Sede e l'accorpamento della Tipografia vaticana, per questo nomina monsignor Viganò assessore del dicastero per la comunicazione.

Alla base delle dimissioni il caso legato alla lettera del papa emerito, Benedetto XVI, diffusa durante la presentazione della collana "La Teologia di papa Francesco" il 12 marzo scorso. L'ormai ex prefette in quella circostanza lesse la missiva in cui il Papa emerito contestava lo "stolto pregiudizio" sulla formazione teologica di Francesco e sottolineava la "continuità interiore" tra i due pontificati, sottraendosi però alla richiesta di scrivere un contributo sulla collana. Si scoprì poi che il paragrafo finale, in cui Benedetto XVI dichiarava di non avere possibilità di leggere i volumi, fu volutamente sfocato nella fotografia della lettera diffusa dalla sala stampa. Infine è emerso un altro paragrafo di cui nessuno aveva parlato, in cui Benedetto motivava la sua impossibilità a leggere i libri anche per la presenza del "professore Hunermann", tra coloro che avevano contestato il suo stesso pontificato, tra i teologi autori.

La polemica era divampata subito, e la sala stampa vaticana a quel punto ha pubblicato il testo finale della lettera di Ratzinger, che tra le altre cose era "riservata e personale".

Il testo integrale della lettera di Benedetto XVI diffuso il 17 marzo dalla Segreteria per la Comunicazione: ecco pagina uno e pagina due.

Chi è Dario Edoardo Viganò

Dario Edoardo Viganò nasce a Rio de Janeiro, il 27 giugno 1962. Dopo gli studi in Filosofia e Teologia a Milano, il 13 giugno del 1987 è ordinato sacerdote dal cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo della diocesi di Milano.

È stato nominato Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede dal 27 giugno 2015. È stato Direttore del Centro Televisivo Vaticano - CTV dal 22 gennaio 2013 al 21 dicembre 2015.
In precedenza, dal 2004 al 2013, ha ricoperto la carica sia di presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo (FEdS) – realtà fondata nel 1946 come associazione Ente dello Spettacolo e in seguito, nel 2006, divenuto Fondazione – sia di direttore della prestigiosa «Rivista del Cinematografo», la più antica rivista di cinema in Italia, fondata a Milano nel 1928 ed edita dalla Fondazione Ente dello Spettacolo.

Chi è monsignor Lucio Adrián Ruiz

Fino alla nomina del nuovo Prefetto della Segreteria per la Comunicazione (SPC), monsignor Lucio Adrián Ruiz sarà alla guida del dicastero vaticano. È nato in Argentina nel 1965 e ordinato prete nel 1990. Ha conseguito un Master in Business Administration ed è Dottore per l’Università Politecnica di Madrid, Scuola Tecnica Superiore d’Ingegneri di Telecomunicazioni. È stato assessore d’Informatica nella Conferenza episcopale argentina; Segretario esecutivo dell’ufficio di sistemi del CELAM; coordinatore tecnico della RIIAL; Ufficiale della Congregazione per il Clero; professore invitato dell’ITEPAL; membro del Forum di Teologi della Comunicazione e capoufficio del Servizio Internet Vaticano. È professore presso la Pontificia Università della Santa Croce e presidente del Centro NS Guadalupe per lo sviluppo tecnologico della Chiesa in America Latina. Nel 2015 è stato nominato Segretario della nuova Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede.

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