sabato 8 settembre 2012
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​Dalla pittura alla musica, dalla parola all’oreficeria. È un viaggio nel segno della Croce quello che riunirà i dodici musei ecclesiastici dell’Umbria intorno al «legno di salvezza». Un itinerario fra spiritualità e cultura che la Conferenza episcopale umbra (Ceu) promuove in occasione dei millesettecento anni dalla «visione di Costantino», il celebre sogno che l’imperatore romano ebbe prima della battaglia del Ponte Milvio a Roma e che precederà l’Editto di Milano con cui nel 313 Costantino concesse la libertà di culto.«In hoc signo: la Croce nell’arte, nella cultura, nella fede» è il titolo del percorso che nella regione racchiuderà in un unico calendario concerti, convegni, progetti didattici, mostre di arte sacra che «racconteranno» il simbolo cristiano per eccellenza. L’iniziativa ha il patrocinio della Cei, attraverso l’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici, e dell’Associazione dei musei ecclesiastici italiani. L’inizio è fissato per venerdì 14 settembre, festa liturgica dell’esaltazione della Croce. «Sono molte le urgenze che oggi invitano a celebrare la storia di questo simbolo – spiega l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Gualtiero Bassetti, delegato Ceu per i beni culturali ecclesiastici –. Il bisogno di riscoprire la centralità del mistero della Croce nella fede cristiana, la necessità di vivere un rinnovato dialogo tra le comunità cristiane che si riconoscono in questo simbolo e il ridare ad esso la centralità che gli appartiene nell’arte sacra rappresentano impegni che interrogano la comunità ecclesiale». Per di più quando le Chiese locali sono custodi di un patrimonio d’arte che «testimonia secoli di vita religiosa in cui la creatività dell’uomo è messa a servizio del vero manifestandolo e facendolo conoscere attraverso il bello», aggiunge l’arcivescovo.Così, fino al 27 ottobre, giorno in cui ricorre l’anniversario della sogno di Costantino, saranno coinvolti ad Assisi la Galleria della Pro-Civitate Christiana, il Museo missionario e quelli del Tesoro della Basilica di San Francesco e della Porziuncola; a Città di Castello il Museo diocesano; a Foligno il Museo capitolare diocesano e Cripta di San Feliciano; a Gubbio e Orvieto i rispettivi Musei diocesani; a Perugia il Museo del Capitolo della Cattedrale; a Preci il Museo dell’Abbazia di Sant’Eutizio; a Spoleto il Museo diocesano e a Terni il Museo diocesano e capitolare. «Tutti i luoghi – sottolinea il presidente della Rete museale ecclesiastica regionale, padre Saul Tambini, direttore del Museo della Porziuncola – parleranno la lingua comune della Croce che ogni struttura declinerà secondo le proprie peculiarità». Si andrà dai concerti-meditazione alla Porziuncola e nel Museo missionario di Assisi alle «lezioni» sulla Croce a Città di Castello, Preci, Spoleto e Terni. Un’unità nella diversità che, sostiene il religioso, «consentirà di valorizzare i nostri tesori ecclesiastici in un momento non facile anche per la loro gestione e tutela». Del resto, conclude Bassetti, «la visita ai luoghi d’arte non è solo occasione di arricchimento culturale ma, come ci ricorda Benedetto XVI, può anche diventare un momento di grazia per rafforzare il nostro legame e il nostro dialogo con il Signore».
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