lunedì 9 novembre 2020
Il presidente della Cei resta in terapia intensiva. Il segretario generale della Cei, Russo: «Sollecitiamo le nostre Chiese alla preghiera in questo momento di prova». Le iniziative di vicinanza
Il cardinale Gualtiero Bassetti

Il cardinale Gualtiero Bassetti - Ansa

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Si aggravano le condizioni di salute del cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, che dal 3 novembre è in terapia intensiva all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia a causa del coronavirus. Nell’ultimo bollettino medico diffuso oggi all’ora di pranzo i sanitari spiegano che il porporato «ha subito un aggravamento complessivo del quadro clinico. Sono in corso gli approfondimenti diagnostici e tutte le cure del caso». Bassetti, 78 anni, era risultato positivo al Covid a fine ottobre dopo aver avuto qualche linea di febbre. Aveva trascorso le successive giornate di malattia nel suo appartamento all’interno del palazzo arcivescovile di Perugia, fino a quando era stato disposto il trasferimento in ospedale.


«Accompagniamo con affetto e vicinanza il cardinale presidente – dichiara il vescovo Stefano Russo, segretario generale della Cei –. Sollecitiamo le nostre Chiese alla preghiera in questo momento di prova. Siamo certi che il Signore non farà mancare misericordia e consolazione al cardinale e a quanti sono duramente provati dalla malattia. Ricordiamo anche i medici, gli operatori sanitari e quanti si prendono cura dei sofferenti. Chiediamo a tutti di condividere queste intenzioni nei propri momenti di preghiera quotidiana».


Una mobilitazione “orante” sta accompagnando Bassetti e tutti i malati di Covid. Lo ricorda che il vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve, Marco Salvi, anche lui in quarantena per il virus, in un messaggio. «Insieme alle cure mediche, il pastore Gualtiero è attorniato in questi giorni dall’affetto e dalle preghiere incessanti di tante persone e comunità oranti, non solo in diocesi, ma in tutta Italia, dove il suo sorriso e i suoi messaggi sono entrati in profondità nel cuore di tanti». Salvi, nel rivolgersi ai parroci dell’arcidiocesi, chiede di pregare per il cardinale, per quanti stanno vivendo la medesima prova e per gli operatori sanitari che si prendono cura di tutti loro. E aggiunge: «Con particolare fede invochiamo, come ci ha chiesto il nostro cardinale, il beato Carlo Acutis, il venerabile Vittorio Trancanelli e il servo di Dio Giampiero Morettini». Si tratta del ragazzo d’origine lombarda innamorato dell’Eucaristia e morto a 15 anni, del medico chirurgo Trancanelli, definito dallo stesso Bassetti il «Buon Samaritano in sala operatoria e nella vita», i cui resti mortali riposano nella chiesa dell’ospedale di Perugia; del giovane seminarista Morettini, la cui tomba è meta di un costante pellegrinaggio di fedeli, del quale è in fase di avvio il processo informativo diocesano sulla vita, virtù e fama di santità.


Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha chiesto alla sua diocesi «una preghiera per tutti i malati di Covid-19, per i loro familiari, per gli operatori sanitari, per quanti soffrono in vario modo per gli effetti della pandemia in atto». Moraglia – informa una nota – ha sollecitato anche «un particolare ricordo per il cardinale Gualtiero Bassetti, colpito gravemente dal Covid-19». Nei giorni scorsi il patriarca aveva già espresso affetto e vicinanza al presidente della Cei, affidandolo «alla cura materna della Madonna della Salute, di cui fra pochi giorni celebreremo la festa».


Il vescovo Pietro Maria Fragnelli e la diocesi di Trapani fanno sentire la loro vicinanza con la preghiera al cardinale Gualtiero Bassetti. «Nella preghiera quotidiana che innalziamo per tutti i malati intensifichiamo il ricordo particolare per l’arcivescovo Gualtiero al quale va il mio abbraccio affettuoso e quello dei presbiteri e di tutta la Chiesa di Trapani – afferma il vescovo Fragnelli –. Siamo certi che la forza corale e operante della preghiera sia per lui il più autentico e potente sostegno con cui possiamo accompagnare questo momento così duro e delicato della sua vita e di tutti coloro che in questo momento stanno attraversando sofferenze fisiche e morali. Una preghiera che accoglie e raccoglie la dedizione e la fatica di tutti gli operatori sanitari impegnati nella difesa della salute pubblica e nella cura della vita ai quali siamo riconoscenti per l'impegno umano e civile. Sotto lo sguardo Maria, avanti con fiducia caro presidente».


Si è pregato per il cardinale Bassetti, ma anche per i rappresentanti delle istituzioni civili e religiose perugine, per i malati e gli operatori sanitari che si prendono cura di loro, ieri a Perugia nella celebrazione eucaristica per sant’Ercolano, patrono della città e dell’Università. La Messa è stata celebrata nella chiesa trecentesca intitolata a sant’Ercolano ed è stata presieduta dal rettore don Francesco Benussi alla presenza del sindaco Andrea Romizi.


«Siamo vicini e assicuriamo la nostra preghiera al cardinale Bassetti a cui, come Fidae, rivolgiamo un augurio di pronta guarigione, che estendiamo anche a tutti i malati che in questo momento si trovano a combattere contro il virus», scrive in un messaggio la presidente Fidae, Virginia Kaladich, con tutto il Consiglio nazionale Fidae.


«Con la certezza che il professor La Pira gli è accanto, lo sostiene e lo accompagna in questo momento così difficile, ci uniamo per lui in preghiera», fa sapere la Fondazione Giorgio La Pira di Firenze che si dice «partecipe dell’aggravamento delle condizioni di salute del carissimo cardinale Gualtiero Bassetti».

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