venerdì 19 giugno 2020
Subentra a Marrucci che ha raggiunto i 75 anni d’età. Finora era vescovo ausiliare di Roma per il settore Sud. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale nel 2016
Il vescovo eletto di Civitavecchia-Tarquinia, Gianrico Ruzza

Il vescovo eletto di Civitavecchia-Tarquinia, Gianrico Ruzza - Siciliani

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«Il pastore che il Papa ha nominato per questa Chiesa di Civitavecchia-Tarquinia è monsignor Gianrico Ruzza, finora vescovo ausiliare del settore Sud della diocesi di Roma. Ci prepariamo ad accoglierlo con affetto e lo accompagniamo fin da ora con la nostra preghiera ». È stato il vescovo Luigi Marrucci a comunicare la scelta del successore alla guida della diocesi. Ieri, nella Cattedrale di Civitavecchia, il presule ha riunito il clero, i direttori degli uffici di Curia, i collaboratori e il consiglio pastorale per dare lettura del decreto di nomina in contemporanea alla nota diramata dalla Sala Stampa vaticana e alla medesima informazione che veniva data nella Diocesi di Roma dal cardinale vicario Angelo De Donatis.

«Do la mia piena obbedienza al nuovo pastore – ha detto monsignor Marrucci, che ha raggiunto i 75 anni, età fissata per la rinuncia dell’incarico – che la Provvidenza ci invia; lo invito a venire con serenità e gioia, perché questa è una Chiesa in cui presbiteri e laici vogliono crescere e camminare insieme, guidati dalla Parola, per una vita di comunione e di fraternità». Monsignor Ruzza è vescovo titolare di Subaugusta e ausiliare del settore Sud della diocesi di Roma, nonché delegato diocesano per la Pastorale di ambiente e delegato per la Pastorale fa- miliare con incarico specifico per lo sviluppo del catecumenato matrimoniale e la preparazione dell’Incontro internazionale delle famiglie del 2021. Nato a Roma il 14 febbraio 1963, è stato ordinato sacerdote il 16 maggio 1987 dal cardinale Ugo Poletti.

Nominato cappellano di Sua Santità il 17 luglio 1997, è stato eletto vescovo l’8 aprile 2016 e consacrato l’11 giugno 2016 dall’allora cardinale vicario Agostino Vallini. Ha compiuto gli studi al Pontificio Seminario Romano Maggiore, di cui è diventato poi assistente. Ha conseguito la licenza di Diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana, si è iscritto al corso di dottorato alla Pontificia Università Lateranense e ha frequentato lo Studio rotale sostenendo tutti gli esami. «Con grande gioia ho appreso la notizia della mia nomina a vostro vescovo da parte di papa Francesco e 'in fretta' - come Maria verso sua cugina Elisabetta - desidero venire a voi, per pormi al vostro servizio». Inizia così il messaggio di saluto che il vescovo eletto ha indirizzato alla diocesi che lo accoglie, letto in Cattedrale dal vicario generale monsignor Rinaldo Copponi. «Il mio pensiero di benedizione – scrive il presule – va anzitutto ai 'piccoli' del Vangelo: a coloro che vivono in condizioni di disagio, di precarietà e di povertà e ai tanti sofferenti nel corpo e nello spirito. Il Signore che si fa carico dei dolori dell’uomo vuole farvi sentire la Sua presenza».

Ringraziandolo a nome della Diocesi di Roma, il cardinale De Donatis ha sottolineato come «tutti quelli che hanno avuto modo di conoscere don Gianrico certamente hanno potuto apprezzarne due caratteristiche: la straordinaria generosità nel donarsi e la piena disponibilità a servire i fratelli, a servire la Chiesa, questa nostra Chiesa di Roma». Il vicario di Roma ne ha evidenziato inoltre «l’entusiasmo e l’energia», che «nascono non soltanto dal suo carattere e dalle sue doti naturali ma anche e soprattutto dall’amore per Cristo e per la Chiesa, che è diventato di volta in volta amore e dedizione per le tante persone incontrate in diversi contesti e situazioni».

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