mercoledì 16 dicembre 2020
Il piccolo paese sardo rischiava di non celebrare nessun battesimo nel 2020, prima volta in quattro secoli di storia. L'appello del parroco, il "regalo di Natale" di una giovane famiglia
Il Battesimo di un bimbo

Il Battesimo di un bimbo - Archivio Ansa

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Un battesimo per Natale: sarà questo il “dono” che la comunità di San Vero Milis si appresta a ricevere durante le prossime festività. L’otto dicembre scorso, il parroco don Ignazio Serra, attraverso la sua pagina facebook, aveva lanciato un invito alla preghiera: “Spiace enormemente che quest’anno si concluda con nessun nuovo cristiano sanverese. Però è bene non perdere ogni speranza, mancano ancora diversi giorni e tutto può essere possibile. Preghiamo!”.

Nel suo post, il parroco spiegava che la mancata celebrazione di battesimi non si verificava da almeno quattro secoli. “Una circostanza simile - scriveva don Ignazio - non si riscontrò nemmeno durante le due Guerre mondiali, e tanto meno mentre infuriava la Spagnola nel 1918, che spazzò via 12mila sardi, soprattutto nella fascia 20-40 anni, e, sempre più a ritroso, durante la peste del XVII secolo”.

La notizia del triste primato che si rischiava di raggiungere ha destato grande clamore in tutta la diocesi arborense e non solo. Ma le parole del parroco non sono cadute nel vuoto e così la comunità di San Vero Milis si prepara ad accogliere Caterina, figlia di una giovane coppia che risiede nel piccolo paese in provincia di Oristano.

San Vero Milis, dunque, contrariamente alle previsioni, concluderà il 2020 con questo “miracolo di Natale”, come lo ha definito don Ignazio Serra. “Il mio appello – spiega il sacerdote – era rivolto a tutto il paese e sono felice che sia stato accolto. Ho chiesto alle giovani coppie di lasciarsi interrogare e le ho invitate a non rimandare un sacramento così importante come quello del battesimo del proprio figlio. Il rito, che verrà celebrato durante le prossime festività, rappresenta per tutta la nostra comunità un grande segno di speranza, di vita, di cielo”.

Don Serra non smette di invitare alla preghiera e spera che altri genitori possano farsi avanti. “Da tempo volevamo battezzare nostra figlia ma abbiamo vissuto un anno particolarmente complicato, anche a causa di alcuni lutti in famiglia”, racconta Anna, la mamma della piccola Caterina. “Nei giorni scorsi, dopo aver visto l’appello del parroco, abbiamo condiviso l’idea di separare la celebrazione del rito dal momento dei festeggiamenti con parenti e amici, che rimanderemo a quando l’emergenza sarà finita. Il battesimo sarà un momento importante per la nostra famiglia e pensiamo potrà essere anche un segno di luce e di buon augurio per tutta la comunità di San Vero Milis” aggiunge la mamma. Alla cerimonia parteciperanno soltanto i familiari stretti e durante il rito verranno ovviamente seguite tutte le misure anti-Covid.

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