martedì 28 febbraio 2023
Le tre religiose sono anziane e sono state trasferite. Appena arrivate a Vaiano, era il 1922, le Figlie della Carità hanno aperto una scuola dove hanno studiato generazioni di bambini e bambine
Prato, dopo 100 anni le suore lasciano Vaiano
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Ripartire dopo un secolo di presenza ininterrotta in parrocchia. A questo è chiamata la comunità di San Salvatore a Vaiano, nella diocesi di Prato, con la partenza delle suore Figlie della Carità. Domenica 5 marzo il vescovo Giovanni Nerbini presiederà la messa di saluto e ringraziamento per il dono lungo un secolo prestato dalle religiose ispirate al carisma di San Vincenzo De Paoli.

«Una decisione inevitabile», spiega suor Antonietta, 78 anni, la superiora della comunità vaianese composta da suor Vincenza, 82 anni, e suor Rosa, che di anni ne ha 77. Età avanzata delle consorelle e calo delle vocazioni hanno portato e stanno portando in molte zone d’Italia alla chiusura di realtà religiose presenti sul territorio da decenni, se non secoli. «Non solo noi suore, sono diminuiti anche i sacerdoti e le coppie fanno meno figli», aggiunge suor Antonietta per sottolineare che la secolarizzazione pervade ogni ambito della società. E come si esce da questa situazione? «Curare i giovani, aiutarli a formare delle famiglie buone, non dico sane e sante, ma buone», osserva la suora, nata in Sardegna e arrivata giovanissima in Toscana per frequentare il noviziato.

Appena arrivate a Vaiano, era il 1922, le Figlie della Carità hanno aperto una scuola dove hanno studiato generazioni di bambini e bambine. Tra loro c’era suor Luisa, ricordata ancora in paese come la «madre dei vaianesi», perché rimase a servizio della parrocchia per ben 54 anni. «Per anni i vaianesi ci hanno affidato i loro figli, la cosa più preziosa che avevano, poi quando questa esperienza è finta – racconta ancora suor Antonietta – ci hanno aperto le porte delle loro case per andare a trovare gli anziani, una esperienza bellissima, soprattutto per noi».

«Da qui sono passate 49 suore - dice il parroco di Vaiano don Marco Locati -. Dietro ai nomi di queste donne ci sono tanto sacrificio, dedizione e amore, spesso nascosto, per il prossimo e per le situazioni più difficili. Le suore sono entrate davvero nelle case di tutti e l'affetto del paese nei loro confronti è grandissimo. Ringraziamo il Signore per questo dono. Il nostro compito è ora quello di impegnarci per far fruttificare quei semi che in questi anni sono stati sparsi tra di noi».

Attualmente le Figlie della Carità sono presenti in Toscana in quattro case: Firenze, Pontassieve, Siena e Quercianella. La partenza ufficiale delle tre consorelle facenti parte della comunità sarà sabato 11 marzo. Quel giorno il Santissimo sarà trasportato dalla loro cappella nella chiesa parrocchiale dove verrà celebrata la messa di saluto. Poi suor Antonietta e suor Vincenza andranno nella comunità di Pontassieve, mentre suor Rosa andrà a Como.

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