venerdì 11 aprile 2014
Il Pontefice: «Mi sento chiamato a chiedere perdono del male fatto da alcuni sacerdoti».
I DISCORSI All'Ufficio per l'infanzia | Al Movimento per la vita
Con chiara tenerezza di F. Ognibene
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Tutti i bambini hanno il diritto a crescere con accanto due figure di riferimento: la mamma e il papà perché con i bambini "non si gioca" e non "si può sperimentare". Non ha dubbi papa Francesco: per la formazione dell'individuo la famiglia ha un ruolo fondamentale. Ricevendo i componenti dell'Ufficio Internazionale Cattolico per l'Infanzia (Bice) ha ribadito "il diritto dei bambini a crescere in una famiglia, con un papà e una mamma capaci di creare un ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva. Continuando a maturare in relazione alla mascolinità e alla femminilità di un padre e di una madre". Papa Francesco si è poi soffermato sull'"impostazione dei progetti educativi", rilevando che è innanzitutto necessario "sostenere il diritto dei genitori all'educazione morale e religiosa dei propri figli". VAI AL DISCORSO Il Pontefice ha messo in evidenza con forza il "rifiuto per ogni tipo di sperimentazione educativa" con i bambini e i ragazzi. "Non sono cavie da laboratorio - ha detto - Gli orrori della manipolazione educativa che abbiamo vissuto nelel grandi dittature genocide del secolo XX non sono spariti, conversano la loro attualità sotto vesti diverse e proposte che, con pretesa di modernità, spingono i bambini e i giovani a cammerale sulla strada dittatoriale del pensiero unico". Citando un recente colloquio con un educatore, il Pontefice ha riferito che, a volte, non si capisce se "si mandi un bambino a scuola o in un campo di rieducazione": in questo caso ha espresso apprezzamento per il lavoro compiuto dal Bice nella tutela dei diritti dei minori. Un altro tema affrontato nel corso dell'incontro è stato quello degli abusi sui minori. Il Pontefice ha chiesto perdono per il male che alcuni sacerdoti "hanno compiuto, per gli abusi sessuali sui bambini". Il Papa ha assicurato che non verrà fatto nessun "passo indietro" nel "trattamento di questo problema" e nelle "sanzioni". La riflessione è partita dagli abusi commessi su minori da esponenti della Chiesa. "Mi sento chiamato a farmi carico" e "a chiedere perdono" - ha detto Papa Francesco - per tutto il male che alcuni sacerdoti "hanno compiuto, per gli abusi sessuali sui bambini". "La Chiesa è cosciente di questo danno! È un danno personale e morale loro... ma di uomini di Chiesa! E noi non vogliamo compiere un passo indietro in ciò che riguarda il trattamento di questo problema e le sanzioni che devono essere comminate. Al contrario credo che dobbiamo essere molto forti! Con i bambini non si gioca!". In mattinata papa Francesco ha ricevuto in udienza anche i rappresentanti del Movimento per la Vita, guidati da Carlo Casini, ringraziandoli per il loro servizio a difesa della vita umana, definita dal Pontefice "sacra e inviolabile" fin dal suo concepimento. L'occasione è stata il ventennale del Progetto Gemma (VAI). "L'aborto e l'infanticidio sono delitti abominevoli" ha detto il Pontefice citando le parole del Convicilio Vaticano II. Il Papa ha poi aggiunto a braccio: "Abbiamo parolato die bambini ma vorrei parlare anche dei nonni, l'altra parte della vita!. Perché anche noi dobbiamo curare i nonni perché i bambini e i nonni sono la speranza". VAI AL DISCORSOAll'udienza erano presenti cinquecento persone, moltissimi i bambini, anche di pochi mesi. "Pensavo di essere entranto in un "Kindergarten" ha scherzato il Papa entrando in sala Clementina. "Quando i bambini piangono - ha scherzato alla fine dell'incontro - è una musica. Ma alcuni piangono per fame, per favore dategli tranquillamente da manigare qui". "Ogni diritto civile - ha sottolineato papa Francesco - poggia sul riconoscimento del primo e fondamentale diritto, quello alla vita". Nel suo intervento ha lanciato un appello a dire no ad un'economia dell'esclusione e dell'inequità: "Questa economia uccide... Si considera l'essere umano in se stesso come un bene di consumo che si può usare e poi gettare. Abbiamo dato inizio a quella cultura dello scarto che addirittura viene promossa. E così viene scartata anche la vita". Il Papa ha anche ringraziato per l'impegno profuso nel sostenere l'iniziativa UNO DI NOI, la proposta di legge europa a difesa del concepito.Il Papa ha infine raccontanto, parlando a braccio, un episodio capitatogli anni fa, incontrando dei medici. "Uno mi ha chiamato da una parte, aveva un pacchetto e mi ha detto: "Padre, io voglio lasciare questo a lei, sono gli strumenti che ho usato per abortire. Ho trovato il Signore, mi sono pentito, e adesso lotto per la vita! Mi ha consegnato questi strumenti. Pregate per quest'uomo bravo!".

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