sabato 27 maggio 2023
Oggi l'ordinazione nella Cattedrale di Sant'Alessandro. A imporre le mani sui candidati al presbiterato sarà il vescovo Beschi. L'età va dai 25 ai 39 anni
Il vescovo Beschi circondato dai nove preti novelli che saranno ordinati oggi a Bergamo

Il vescovo Beschi circondato dai nove preti novelli che saranno ordinati oggi a Bergamo - “Per gentile concessione di Yuri Colleoni – L’Eco di Bergamo”

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Nove giovani destinati ad essere sacerdoti per sempre chiamati a svolgere il loro ministero per la Chiesa particolare di Bergamo, la terra natale di papa san Giovanni XXIII. È quanto avverrà questo pomeriggio alle 17 quando il vescovo di Bergamo Francesco Beschi nella Cattedrale di Sant’Alessandro imporrà le mani durante il rito e la Messa di ordinazione ai 9 candidati al presbiterato. Un numero considerevole quello dei preti novelli di Bergamo (una diocesi che conta una popolazione di oltre 900mila abitanti) e con un età che va dai 25 anni fino ai 39 anni. E con un filo rosso che li accomuna: l’importanza di aver frequentato le parrocchie del territorio e aver intrapreso, prima dell’ingresso in Seminario, un cammino di discernimento vocazionale.

La celebrazione sarà trasmessa in diretta su BergamoTv. Ecco i nomi dei nuovi sacerdoti e le parrocchie di provenienza: Lorenzo Bellini, 25 anni, di Telgate; Paolo Capelletti, 25 anni, di Cologno al Serio; Marco Nicoli, 27 anni, di Desenzano al Serio; Andrea Patelli, 30 anni, di Credaro; Attilio Rossoni, 39 anni, di Colognola in città; don Gabriele Trevisan, 26 anni, di Pontida; don Andrea Vecchi, 29 anni, di Villa di Serio; don Matteo Vezzoli, 27 anni, di Romano; Simone Zappella, 31 anni, di Chiuduno.

E proprio nell’edizione di ieri il quotidiano L’Eco di Bergamo ha presentato le loro storie di vocazione. Ad accompagnarli oggi nell’ultimo gradino prima della consacrazione ci sarà anche il rettore del Seminario don Gustavo Bergamelli. Ogni prete novello ha scelto un passo significativo del Vangelo che rappresenterà la bussola del futuro ministero in terra orobica. Tra i nove candidati al sacerdozio significativa è la testimonianza di Attilio Rossoni il più “anziano” tra i futuri “don” che ha scelto di entrare in Seminario a 30 anni dopo una lunga esperienza come tecnico di laboratorio in un’azienda e poi di assistente educatore nelle scuole.

A convertire il suo cuore è stata soprattutto l’esperienza di un viaggio missionario in Africa. Come pietra fondamentale del suo “Sì” a Gesù è stata la recita quotidiana del Rosario e l’aver partecipato alle attività della comunità Emmaus di Chiuduno per Marco Nicoli. Una vocazione all’insegna del servizio per gli altri è anche quella che contraddistingue la storia del 25enne Lorenzo Bellini che da giovanissimo ha scelto di fare il chierichetto e poi il catechista e dopo il liceo artistico ha intrapreso il tradizionale percorso di formazione al presbiterato. L’amore per le letture spirituali, i viaggi in Terra Santa sono stati tra le fonti di ispirazione per la chiamata al sacerdozio di Paolo Capelletti. «Un prete appassionato di Dio e degli uomini». È il biglietto da visita ma anche il programma pastorale con cui si presenta il 30enne don Andrea Patelli che spera ora di spendersi con tutte le sue forze per il suo nuovo ministero di curato d’anime nelle terra di papa Roncalli. L’annuncio ai lontani e sentirsi semplici e preti tra la gente e l’aver trascorso con gioia gli anni in Seminario. È la testimonianza che affiora dai racconti dei futuri preti orobici: Andrea Vecchi, Matteo Vezzoli e Simone Zappella. «Preti in ascolto degli altri e non solo amministratori dei Sacramenti». È l’augurio che si è sentito di rivolgere ai suoi futuri confratelli nel sacerdozio il prete bergamasco don Mattia Magoni. Un auspicio condiviso da tutti qui a Bergamo.

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