giovedì 21 agosto 2014
«Non più schiavi, ma fratelli»: è il titolo del Messaggio del Ponetfice per la 48ª Giornata mondiale della Pace.
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«Non più schiavi, ma fratelli». È questo il titolo del Messaggio per la 48ª Giornata Mondiale della Pace, la seconda di Papa Francesco, come annunciato dalla Sala stampa vaticana. In un comunicato del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace si legge: «Spesso si crede che la schiavitù sia un fatto del passato. Invece, questa piaga sociale è fortemente presente anche nel mondo attuale». Il Messaggio per il 1° gennaio 2014 era dedicato alla fraternità: "Fraternità, fondamento e via per la pace". «L’essere tutti figli di Dio - riprende il comunicato - rende gli esseri umani fratelli e sorelle con eguale dignità. La schiavitù colpisce a morte tale fraternità universale e, quindi, la pace. La pace, infatti, c’è quando l’essere umano riconosce nell’altro un fratello che ha pari dignità. Nel mondo, molteplici sono gli abominevoli volti della schiavitù: il traffico di esseri umani, la tratta dei migranti e della prostituzione, il lavoro-schiavo, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, la mentalità schiavista nei confronti delle donne e dei bambini. E su questa schiavitù speculano vergognosamente individui e gruppi, approfittando dei tanti conflitti in atto nel mondo, del contesto di crisi economica e della corruzione. La schiavitù è una terribile ferita aperta nel corpo della società contemporanea, è una piaga gravissima nella carne di Cristo!».«Per contrastarla efficacemente - prosegue il testo - occorre innanzitutto riconoscere l’inviolabile dignità di ogni persona umana, e inoltre tenere fermo il riferimento alla fraternità, che richiede il superamento della diseguaglianza, in base alla quale un uomo può rendere schiavo un altro uomo, e il conseguente impegno di prossimità e gratuità per un cammino di liberazione e inclusione per tutti. L’obiettivo è la costruzione di una civiltà fondata sulla pari dignità di tutti gli esseri umani, senza discriminazione alcuna. Per questo, occorre anche l’impegno dell’informazione, dell’educazione, della cultura per una società rinnovata e improntata alla libertà, alla giustizia e, quindi, alla pace». La Giornata mondiale della Pace è stata voluta da Paolo VI e viene celebrata ogni anno il primo di gennaio. Il messaggio del Papa viene inviato alle cancellerie di tutto il mondo e segna anche la linea diplomatica della Santa Sede per l’anno che si apre.
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