martedì 20 dicembre 2022
Finiti i lavori di restauro mentre inizia lo speciale Giubileo Il vescovo Leuzzi: la sfida di ripensare l’evangelizzazione La Messa presieduta dal vescovo Leuzzi
La Messa presieduta dal vescovo Leuzzi

La Messa presieduta dal vescovo Leuzzi - .

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Una «provvidenziale coincidenza» ha voluto che i lavori di restauro e messa in sicurezza del Duomo di Teramo danneggiato dalle scosse di terremoto del 2016 e del 2017 terminassero proprio in corrispondenza dell’inizio dell’Anno Berardiano, indetto dal vescovo aprutino Lorenzo Leuzzi in occasione del IX centenario della morte di san Berardo, presule benedettino e patrono della città. Ieri infatti la Cattedrale rimessa in piena sicurezza ha ospitato le funzioni per la festa del santo. La mattina la celebrazione del vescovo con il presbiterio della diocesi. La sera la processione per le vie del capoluogo, la solenne Eucaristia e infine la benedizione alla città con le reliquie del patrono.

L’Anno Berardiano, spiega il vescovo Leuzzi, «sarà l’occasione per rilanciare il motto benedettino e berardiano “ora et labora”, vivendo il Cammino sinodale nella prospettiva della rinnovata azione evangelizzatrice indicata da Francesco nella Evangelii gaudium alla luce della Evangelii nuntiandi di papa Montini». Come primi momenti dell’Anno c’è da registrare l’apertura della nuova struttura della sede del Centro per la teologia “Paolo VI” e l’avvio dei lavori della Cittadella della carità. Durante l’Anno, aggiunge il vescovo di Teramo-Atri, «ci saranno momenti di riflessione che coinvolgeranno le varie realtà ecclesiali della diocesi e quelle socio-culturali del territorio. Insisteremo molto sul rilancio del concetto di evangelizzazione». Infatti «il motto “ora et labora” è un invito a ripensare in termini nuovi l’evangelizzazione, puntando in particolare sul passaggio da una diaconia nei servizi ad una diaconia nella storia». Il motto è «un invito a riscoprire la vocazione e la missione dei battezzati, a prescindere dal ruolo che svolgono nella Chiesa, per animare e far crescere la comunità del territorio».

«Vogliamo essere insomma – specifica Leuzzi – una Chiesa che vuole riscoprire la propria dimensione missionaria per la crescita e lo sviluppo della comunità». Le cerimonie per l’inizio dell’Anno Berardiano arrivano pochi giorni dopo l’annuncio della fine dei lavori per il recupero della Cattedrale. Lavori che erano iniziati il 21 giugno 2021. In questo periodo, senza mai interrompere l’attività di culto, si è provveduto al miglioramento sismico della torre campanaria mediante la tecnica dell’incatenamento di piano dell’intera torre con perfori verticali attraverso barre in acciaio, tecnica mai usata finora a quelle altezze. È stato rafforzato il corpo principale della Cattedrale e sono stati eseguiti interventi di restauro nella Cappella di San Berardo. Anche le facciate principali del Duomo e i suoi elementi decorativi sono stati restaurati e puliti. L’annuncio del termine dei lavori è stato dato ufficialmente nel palazzo vescovile di Teramo, alla presenza del vescovo Leuzzi, del direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione Vincenzo Rivera (in collegamento online), del responsabile della ricostruzione pubblica ed ecclesiastica Piergiorgio Tittarelli e della soprintendente ai beni culturali e paesaggistici d’Abruzzo Cristina Collettini. È intervenuto in collegamento anche il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini. Durante l'Anno Berardiano, che si protrarrà fino al 19 dicembre 2023, sarà possibile ottenere l'indulgenza plenaria.

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