giovedì 6 febbraio 2020
I funerali sono stati presieduti dal cardinale Severino Poletto. Fu docente di teologia morale presso lo Studium dei Domenicani e la facoltà teologica di Torino e presso l’Angelicum di Roma
Padre Giordano Muraro

Padre Giordano Muraro - (Archivio)

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Familiari, confratelli domenicani, sacerdoti diocesani, amici, famiglie, ex studenti, hanno gremito stamani a Torino la chiesa parrocchiale Madonna delle Rose dove si sono svolti i funerali di padre Giordano Muraro, morto il 4 febbraio a 88 anni. Esequie presiedute dal cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, che ne ha ricordato affettuosamente la preziosa collaborazione, e concelebrate anche da monsignor Giuseppe Anfossi, emerito di Aosta e già direttore dell’Ufficio nazionale Cei di pastorale della famiglia.

Un mondo legato a tutto campo alla pastorale familiare riunito per salutare e ringraziare il sacerdote che ha messo la famiglia «al cuore dei suoi interessi di teologo e di pastore – ricorda il confratello padre Costantino Gilardi – in tutte le sue declinazioni: preparazione alla vita matrimoniale, manutenzione della coppia, educazione dei figli, difficoltà, separazioni, ruolo nella società civile e nella comunità ecclesiale».

Giulio (il suo nome di battesimo) Muraro era nato ad Acqui il 28 marzo del 1931. Entrato nell’Ordine dei Domenicani, emise la prima professione il 5 ottobre 1948 e dopo gli studi di filosofia e teologia presso lo Studium Generale dei Domenicani a Torino fu ordinato sacerdote il 22 settembre 1956. Ha successivamente conseguito il dottorato in teologia presso l’Angelicum di Roma.

È stato docente di teologia morale presso lo Studium dei Domenicani e la facoltà teologica di Torino e presso l’Angelicum di Roma. «Generazioni di studenti – prosegue padre Gilardi – lo ricordano per la chiarezza della esposizione, per la spiccata predilezione per l’uso della ragione nelle argomentazioni teologiche, per la passione e la generosità nell’insegnamento». Apprezzato nelle lezioni, ma anche per conferenze e gli innumerevoli articoli, segno una appassionata disponibilità al dialogo e al confronto che ha mantenuto fino all’ultimo.

All’inizio degli anni Sessanta a Torino padre Giordano iniziò a collaborare con il Centro preparazione vita di famiglia e nel 1963 ne divenne il responsabile insieme a suor Germana Consolaro. Nel 1977 il Centro assunse il nome di Punto Familia, di cui padre Giordano è stato anima e presidente.

Punto Familia che lo ha così ricordato durante la celebrazione: «Sono in tanti a doverti gratitudine, ma noi più di tutti. Perché - lo diciamo con orgoglio - siamo stati i tuoi prediletti. Ci hai accolti fidanzati, ci hai accompagnati con premura al grande passo, hai benedetto le nostre nozze, hai battezzato i nostri figli, ci hai sostenuti nelle difficoltà, hai condiviso con noi momenti di gioia e di indimenticabili vacanze. Le nostre esperienze di vita sono diventate il tuo bagaglio di esperienza: tu, prete celibe, sapevi tutto delle coppie e delle famiglie».

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