giovedì 13 novembre 2014
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​“Ripensare la formazione permanente fino a farne un capitolo di quella riforma della Chiesa che Papa Francesco richiama con insistenza e che non si può fare senza un nostro rinnovamento”: è l’impegno che i vescovi italiani si assumono nel Messaggio inviato ai “presbiteri delle Chiese d’Italia”, a conclusione dei lavori, nel quale esprimono “ammirazione e gratitudine” a tutto il clero italiano. “Insieme”, è la parola che ricorre nel messaggio, perché “la formazione dei ministri ordinati e la riforma della loro vita sono il compito di tutta la comunità cristiana, sono responsabilità del vescovo e di tutto il presbiterio”. “Siamo persuasi - scrivono i vescovi - che il fattore determinante del rinnovamento della vita del clero è l’assunzione dell’appartenenza al presbiterio come determinazione essenziale della nostra identità sacerdotale”. “Nessuna proposta formativa e nessuna forma di accompagnamento possono produrre un qualche frutto se non cresce in noi la persuasione di aver bisogno di essere aiutati, corretti, istruiti, formati”. “Insieme dobbiamo prenderci cura del ministero del prete perché le fatiche e le prove non spengano la gioia, non stanchino lo slancio missionario, non offuschino la lucidità del discernimento, non impediscano la disponibilità a quell’incontro con le persone che arricchiste tutti”, si legge ancora nel testo.
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