giovedì 16 settembre 2021
Il Pontefice scrive una lettera ai sacerdoti lombardi anziani e malati, riuniti oggi a Caravaggio con l'arcivescovo Delpini: "Anch'io sono anziano, pregate per me"
L'arcivescovo Mario Delpini all'incontro con i preti anziani a Caravaggio

L'arcivescovo Mario Delpini all'incontro con i preti anziani a Caravaggio - foto Itl-Monica Fagioli

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La vecchiaia è “linfa per fiorire nella vita cristiana” e importante esempio per le giovani generazioni. Papa Francesco si è rivolto con una lettera ai sacerdoti anziani e malati della Lombardia, che si sono riuniti oggi a Caravaggio (Bergamo) per la Giornata di fraternità insieme ai vescovi della regione. Il documento è stato diffuso da Vatican News. L'arcivescovo Delpini ha celebrato una Messa.

“State vivendo una stagione, la vecchiaia, che non è una malattia, ma un privilegio”. Quello di “assomigliare a Gesù che soffre” scrive il Pontefice nel documento diffuso da Vatican News. La comunità che si prende cura del malato “È ben radicata su Gesù". Di questa comunità, i preti anziani non sono solo "oggetto di assistenza" ma "protagonisti attivi" perché "portatori di sogni carichi di memoria e per questo importantissimi per le giovani generazioni".

Papa Francesco conclude la lettera con la consueta richiesta di preghiera per sé, accompagnata da una battuta riferita alla sua salute dopo l'operazione del 4 luglio scorso: "Vi chiedo, per favore, di pregare per me che sono un po’ anziano e un po'
malato, ma non tanto!".

La Giornata di fraternità si è svolta in occasione del consueto incontro della Conferenza episcopale lombarda ed è stata promossa da Unitalsi Lombarda e Cel, con la collaborazione organizzativa della Fondazione Opera Aiuto Fraterno. L'obiettivo della giornata è stato “esprimere affetto a vicinanza a quei sacerdoti che devono fare i conti con l’età che avanza”. Sono stati ricordati anche tutti i sacerdoti della Lombardia vittime della pandemia: su quasi 300 presbiteri morti in Italia, 92 erano lombardi.

La Giornata di Caravaggio si è svolta in occasione del consueto incontro della Conferenza episcopale lombarda ed è stata promossa da Unitalsi Lombarda e Cel, con la collaborazione organizzativa della Fondazione Opera Aiuto Fraterno. Dopo l’accoglienza e la preparazione alla liturgia, la processione dei sacerdoti presenti ha introdotto alla celebrazione eucaristica nel Santuario di Santa Maria del Fonte, presieduta dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, e dagli altri Vescovi lombardi.

Su espressa indicazione di monsignor Delpini, la memoria nella preghiera è stata rivolta a tutti i sacerdoti lombardi vittime della pandemia: su quasi 300 presbiteri morti in Italia, ben 92 erano originari della nostra regione.

Al termine della Messa il pranzo comunitario presso il Centro di spiritualità.

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