martedì 14 ottobre 2014
​Sorpresa per le reazioni dei media al documento. VAI ALLO SPECIALE 
Il SInodo vero è solo uno di S. Mazza
TESTIMONIANZA L'Equipe Notre Dame | DIARIO «Qualche spruzzata di Vangelo in più»
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«Per come si stanno svolgendo i lavori dei circoli minori una totale revisione del documento già presentato, seppure possibile poiché garantita dal regolamento, è (quasi) del tutto improbabile. I voti per approvare la linea sinodale presentata dal relatore cardinale Erdo ci sono». Lo si legge in una nota diffusa in serata dal Sisomografo, autorevole blog vicino alla Sala Stampa della Santa Sede, che va a completare le informazioni fornite in mattinata da una comunicazione ufficiale del portavoce vaticano padre Federico Lombardi a nome della Segreteria generale del Sinodo, la quale «in seguito alle reazioni e discussioni seguite alla pubblicazione della Relatio post disceptationem (il documento che sintetizza la prima settimana di lavori dei padri sinodali, ndr), e al fatto che le è stato spesso attribuito un valore che non corrisponde alla sua natura, ribadisce che tale testo è un documento di lavoro, che riassume gli interventi e il dibattito della prima settimana, e ora è proposto alla discussione dei membri del Sinodo riuniti nei Circoli minori, secondo quanto prevede il Regolamento del Sinodo stesso». Una precisazione alla quale il Sismografo ha poi aggiunto che «il documento conclusivo ufficiale del Sinodo, votato sabato 18 ottobre, sarà comunque un testo di lavoro per le comunità ecclesiali fino all'apertura della XIV° Assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi, la quale avverrà nell'ottobre del 2015». Quindi anche le conclusioni di questa assemblea sinodale saranno una tappa di un percorso più ampio. In mattinata la sintesi degli interventi durante il dibattito libero seguito alla relazione del cardinale Erdo, diffusa dalla Sala Stampa, aveva fatto emergere «alcune riflessioni aggiuntive»: la prima delle quali è che «fermo restando che la Chiesa deve accogliere chi si trova in difficoltà, sarebbe bene parlare più diffusamente anche delle famiglie che restano fedeli agli insegnamenti del Vangelo, ringraziandole e incoraggiandole per la testimonianza che offrono». Inoltre «dal Sinodo dovrebbe emergere con più chiarezza che il matrimonio indissolubile, felice, fedele per sempre, è bello, è possibile ed è presente nella società, evitando quindi di focalizzarsi principalmente sulle situazioni familiari imperfette». E ancora, è emerso come sia «necessario approfondire e chiarire il tema della "gradualità", che può essere all’origine di una serie di confusioni», mentre «per quanto riguarda l’accesso ai sacramenti per i divorziati risposati è stato detto che è difficile accogliere delle eccezioni senza che in realtà diventino una regola comune». Inoltre «è stato rilevato che la parola "peccato" non è quasi presente nella Relatio. Come pure è stato ricordato il tono profetico delle parole di Gesù, per evitare il rischio di conformarsi alla mentalità del mondo presente». Infine, «in relazione agli omosessuali è stata evidenziata la necessità di accoglienza, ma con la giusta prudenza, affinché non si crei l’impressione di una valutazione positiva di tale orientamento da parte della Chiesa. La stessa attenzione è stata auspicata nei riguardi delle convivenze».

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