mercoledì 16 giugno 2021
Un lavoro durato otto anni, scrivendo a mano su fogli di recupero: lettere, referti, risultati degli esami clinici da un lato, versetti biblici dall’altro
Luigi Zuccheri con la moglie Pasqualina sposata nel 1977

Luigi Zuccheri con la moglie Pasqualina sposata nel 1977

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La Bibbia l’ha iniziata a leggere a vent’anni, grazie alla maestra Anna Rubini, che teneva un corso serale a Chiaravalle della Colomba. «Avevo sete di sapere, ma la mia famiglia non poteva permettersi di farmi studiare. Siccome spesso facevo domande di religione, l’insegnante mi disse che era uscita da poco la Bibbia Popolare voluta da Giovanni XXIII. Costava mille lire. Le chiesi se poteva procurarmene una. Mi si è aperto un mondo». Quell’esemplare delle edizioni Paoline risalente agli anni Sessanta è tra gli oggetti più cari a Luigi Zuccheri, il pensionato di Alseno, in provincia di Piacenza, citato da papa Francesco per la sua “Bibbia in piasintein”. «Ho ricevuto un piccolo gruppo di fedeli che mi ha portato la traduzione della Bibbia tutta intera nel loro dialetto – queste le parole pronunciate dal Pontefice il 30 maggio all’Angelus –. L’ha fatto un uomo: otto anni di lavoro! E lui mi diceva che leggeva, pregava e traduceva. Lo vorrei ringraziare per questo gesto e dirvi di leggere la Bibbia, per trovare lì la forza della nostra vita».

È l’esperienza che ha fatto Luigi quando, andando in pensione dopo 38 anni di servizio al Comune di Alseno - un ritiro anticipato per problemi di salute - ha avuto l’idea di cimentarsi con la traduzione delle Scritture in piacentino «nella versione che parliamo qui, in Val d’Arda, la mia lingua degli affetti». Scrive a mano, usando fogli di recupero: lettere, referti, risultati degli esami clinici da un lato, versetti biblici dall’altro. «A ogni frase mi soffermavo, per tradurla al meglio: ero costretto a farla mia, ci pensavo su anche diversi giorni. Quei momenti di scrittura, senza darmi un calendario o scadenze, erano fonte di serenità».

A pubblicare non ci pensava proprio. Decisivo l’incontro, davanti alla chiesa di Alseno, con l’imprenditore Gianfranco Curti, la cui azienda si trova a poche centinaia di metri dalla casa di Zuccheri. «Mi chiese come passavo il tempo da pensionato. “Scribacchio”, ho risposto. Quando gli ho spiegato che stavo traducendo la Bibbia in dialetto è rimasto così entusiasta che mi ha proposto di far esaminare il lavoro da un editore e ne ha promosso la stampa». Dieci volumi in trenta esemplari, elegantemente rilegati, che conservano la scrittura a mano dell’originale.

Luigi ripercorre ancora con stupore i passaggi che lo hanno portato a Roma, «prendendo l’aereo per la prima volta», e confessando al Papa che lo esortava a togliersi la mascherina, altrimenti sembrava un brigante, che «un po’ brigante lo sono lo stesso». La capacità di guardare alla vita con il sorriso è la forza di Luigi, 78 anni tra pochi giorni, nato a San Rocco di Busseto, primo di tre figli, e cresciuto a Chiaravalle della Colomba, dove la vicina abbazia cistercense diventa una seconda casa. «Da ragazzo, la domenica proiettavo le pellicole cinematografiche per i bambini in una sala del convento – racconta –. E quando ho preso la patente, facevo da autista al priore. Grazie ai monaci ho conosciuto i monasteri cistercensi di tutta Italia».

Anche dopo il matrimonio con Pasqualina nel 1977 e il trasloco ad Alseno è rimasto legatissimo alla comunità, tanto che a papa Francesco ha portato in dono un liquore che i monaci realizzano secondo un’antica ricetta. Lui ha ricevuto un rosario, che ogni mattina usa per pregare. Agli amici che, incrociandolo, gli chiedono - rigorosamente in dialetto - se adesso devono chiamarlo “siùr Lüig”, ribatte che lui è sempre lo stesso, «un modesto scrivano», ci dice, che ama la sua famiglia, la sua vita e l’abbazia di Chiaravalle.

Il Salmo: "Lode al Signore" è "Ludé al Signur"

Il testo in piacentino

Salmo 150

Alleluia.

Ludé al Signur in dal so santüari,

Ludel in dal firmament ad la sa putensa,

Ludel pri so prudigi,

Ludel par la so immensa grandösa.


Ludel cun di squii ad tromba,

Ludel cun l’arpa e la cetra,

Ludel cui timpani e dal dansi,

Ludel in sal cordi e in di flauti.


Ludel cui cembali sunor

Ludel cui cembali squilant

Ogni vivent cal daga lod al Signur.


Il testo in italiano

Salmo 150

Alleluia.

Lodate il Signore nel suo santuario,

lodatelo nel firmamento della sua potenza.

Lodatelo per i suoi prodigi,

lodatelo per la sua immensa grandezza.


Lodatelo con squilli di tromba,

lodatelo con arpa e cetra;

lodatelo con timpani e danze,

lodatelo sulle corde e sui flauti.


Lodatelo con cembali sonori,

lodatelo con cembali squillanti;

ogni vivente dia lode al Signore.

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