
Scuola ad Haifa - Custodia di Terra Santa
Cana: «In corso di realizzazione le opere per la costruzione di una nuova scuola (terminate le opere strutturali). Il complesso comprenderà anche il centro parrocchiale e un parcheggio coperto per un’area di 5.000 metri quadrati». Gerusalemme: «Scuola Helen Keller, completamento dell’acquisizione, rinnovo totale di un piano. Apertura di una scuola materna che non esisteva per circa 80 ragazzi». Gerico: «Installazione dell’aria condizionata nella scuola (la temperatura in estate sale fino a 50º C). Creazione di una sala di computer per studenti».
Per capire meglio cosa significa la Colletta per la Terra Santa, che viene fatta oggi come ogni Venerdì Santo in tutte le chiese del mondo, è sempre utile andare a leggere l’elenco dei progetti e degli interventi resi possibili grazie alla generosità di fedeli di ogni latitudine. Quest’anno l’azione è agevolata dal fatto che è stato aperto un sito ad hoc, collettavenerdisanto.it, dove è possibile trovare materiale per approfondire il senso dell’iniziativa, la sua storia e soprattutto la sua ricaduta pratica: gli interventi prima citati sono solo alcuni quelli che è possibile consultare sul sito nella sezione “Scuole di Terra Santa”.
La Colletta per la Terra Santa, conosciuta anche come “Collecta pro Locis Sanctis”, una delle raccolte obbligatorie insieme all’Obolo di San Pietro del 29 giugno e alla Giornata missionaria mondiale, nasce dalla volontà dei Papi di mantenere forte il legame tra tutti i cattolici del mondo e i Luoghi Santi. La Colletta è la fonte principale per il sostentamento della vita che si svolge intorno ai Luoghi Santi. Le offerte raccolte oggi dalle parrocchie e dai vescovi vengono poi trasmesse dai Commissari di Terra Santa alla Custodia di Terra Santa. I territori che beneficiano sotto diverse forme di un sostegno proveniente dalla Colletta sono i seguenti: Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq.
Ovviamente la situazione a Gerusalemme, in Israele e in Palestina in questo momento è particolarmente difficile: il crollo dei pellegrinaggi a causa della guerra sta mettendo a dura prova la vita delle comunità cristiane e l’opera dei frati minori della Custodia di Terra Santa. Custodia che descrive la situazione così in un comunicato: «I pellegrinaggi, che rappresentavano un pilastro economico per finanziare progetti in tutta la Terra Santa, sono quasi scomparsi, mettendo in crisi molte iniziative. Prima dell’attuale instabilità, le parrocchie palestinesi godevano di una relativa autonomia economica. Tuttavia, con l’arrivo delle guerre, molte di esse sono diventate dipendenti dai fondi centralizzati della Custodia a Gerusalemme, perdendo la sostenibilità dei loro progetti. Questo ha reso ancora più urgente trovare soluzioni economiche stabili per garantire il futuro delle attività pastorali, educative e sociali che i frati portano avanti con impegno».
Scrive in un messaggio fra Francesco Patton, custode di Terra Santa: «L’esperienza vissuta nell’ultimo anno si è rivelata estremamente ardua per noi che abitiamo in Terra Santa. La guerra, esplosa su molteplici fronti, non ha portato soltanto morte e devastazione, ma ha anche alimentato un odio ancora più profondo tra popoli vicini, spesso fratelli. Numerose famiglie si sono trovate senza lavoro, lottando per garantire l’istruzione ai figli o per sostenere le cure mediche dei propri cari. Molte giovani coppie, cariche di speranze, sono state costrette a rimandare il sogno di costruire una famiglia e dare alla luce una nuova vita».
Anche per questo la Colletta di oggi assume un valore speciale.