martedì 14 febbraio 2023
Pubblicato il rapporto di una Commissione indipendente sul periodo 1950-2022. I vescovi: «Dolore e vergogna»
Chiesa e abusi, stimate 4.800 vittime in 70 anni

ANSA

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Anche la Chiesa cattolica in Portogallo ha iniziato un lavoro di chiarificazione storica e di analisi del fenomeno degli abusi sessuali su minorenni avvenuti fra le sua fila. Nel gennaio 2022 ha preso vita, su input della Conferenza episcopale, una Commissione di indagine indipendente presieduta da Pedro Strecht, psichiatra dell’infanzia e dell’adolescenza, e composta da un altro psichiatra Daniel Sampaio, dall’ex ministro della Giustizia Álvaro Laborinho Lúcio, dalla sociologa Ana Nunes de Almeida, dall’assistente sociale e terapista familiare Filipa Tavares e dalla regista Catarina Vasconcelos. Ieri a Lisbona è stato presentato il rapporto finale su 10 mesi di lavoro della Commissione, consistito nella raccolta di denunce, ascolto di vittime, interviste a vescovi, sacerdoti e responsabili di istituzioni coinvolte in casi di abuso, consultazione di documenti negli archivi diocesani. Lavoro che è stati coperto finanziariamente dalla Chiesa portoghese, ma, ha assicurato Strecht, nel rispetto massimo delle prerogative dei ricercatori.

Nel corso di una conferenza stampa presso la Fondazione Calouste Gulbenkian – che prende il nome dal magnate armeno del petrolio morto nella capitale portoghese nel 1955 – sono stati esposti alcuni dati che dovranno essere ulteriormente approfonditi e commentati (il 3 marzo a Fatima è prevista un’assemblea plenaria straordinaria della Conferenza episcopale per analizzare il tutto). Da gennaio a ottobre la Commissione ha raccolto 564 denunce/testimonianze su casi avvenuti tra il 1950 e il 2022, ritenendone credibili 512 (25 testimonianze sono state segnalate all’autorità giudiziaria, le altre riguardavano reati caduti in prescrizione). Partendo da questi casi è stata elaborata una stima, ovvero «un numero minimo, assolutamente minimo di 4.815 vittime» in 70 anni, ha detto Strecht. Numeri che «che non possono essere ignorati» ha commentato a caldo il presidente dei vescovi portoghesi, José Ornelas Carvalho, pastore di Leiria-Fátima. «È una ferita aperta che ci fa male e ci fa vergognare – ha aggiunto il presule in una dichiarazione – chiediamo perdono a tutte le vittime: quelle che hanno dato coraggiosamente la loro testimonianza, in silenzio per tanti anni, e quelle che vivono ancora con il loro dolore nel profondo del cuore, senza condividerlo con nessuno». Pedro Strecht ha però parlato di un numero di abusatori relativamente basso nella Chiesa, invitando tutti «a non confondere la parte con il tutto». Anche la percentuale degli abusi commessi in ambito ecclesiale risulta «molto piccola rispetto alla realtà degli abusi sessuali sui minori in generale» ha sottolineato sempre Strecht: solo nel 2019 e 2020 in Portogallo sono stati commessi 7.142 reati sessuali contro minori. A questo proposito è stato un altro membro della Commissione, lo psichiatra Sampaio, a chiedere un’indagine sugli abusi sessuali a livello nazionale, per affrontare fino in fondo il problema.

Tornando ai dati del rapporto, le vittime sono risultate essere in leggera maggioranza maschi (52%). Per quanto riguarda il numero degli abusatori non sono state fornite stime ma dalle testimonianze raccolte è risultato che il 96% di loro erano uomini, il 77% sacerdoti, e gli abusi sono stati in larga parte reiterati nel tempo. I casi segnalati sono avvenuti principalmente in «seminari, convitti e istituti di accoglienza, confessionali, sacrestie e case dei sacerdoti». Il periodo con più tragico è stato quello tra gli anni ‘60 e gli anni ‘90. L’inizio degli abusi è avvenuto, in media, quando i minori avevano 11 anni. La Commissione ha registrato sette casi in cui le vittime si sono suicidate.

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