mercoledì 21 febbraio 2024
L'uso cristiano della Rete è al centro della nuova "puntata" di Taccuino celeste, il podcast di Avvenire dedicato a cosa chi crede. Così usava il Web il beato morto nel 2006 a 15 anni
undefined

undefined - undefined

COMMENTA E CONDIVIDI

Piaccia o no siamo nel pieno di una vera e propria rivoluzione. Quella legata all'ingresso del Web, di Internet, nella nostra vita. Una presenza che, specie per quanto riguarda i minori, non è priva di rischi, tanto da aver portato all'istituzione di una giornata, la Safer internet day (Giornata mondiale per la sicurezza in rete) che ogni anno si celebra il secondo giorno della seconda settimana di febbraio. Oltre ai pericoli però, il Web offre grandi possibilità di incontri e solidarietà tra tutti. Lo scriveva papa Francesco nel Messaggio per la giornata mondiale delle comunicazioni sociali del 2014. E, ancora prima, nel 2002, il documento "Chiesa e internet" sottolineava l'importanza che le persone a tutti i livelli ecclesiali utilizzino la rete in moodo creativo per adempiere alle proprie responsabilità e per svolgere meglio la propria azione di Chiesa. L'esempio del beato Carlo Acutis, morto nel 2006 a 15 anni, che usava internet per testimoniare soprattutto tra i suoi coetanei che Dio ci è sempre vicino ed è bello stare coin Lui.

È dedicata a Chiesa e internet la nuova puntata di Taccuino celeste, il podcast di Riccardo Maccioni, giornalista di Avvenire che indaga su cosa crede chi crede Taccuino celeste può essere ascoltato sul sito di Avvenire e sulle principali piattaforme digitali come Spotify, Amazon Music, Apple Podcast e Google Podcast. Per domande, suggerimenti e proposte di temi si può scrivere a social@avvenire.it


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: