lunedì 8 settembre 2014
Una Chiesa "mai ferma", mossa da una "santa inquietudine", con persone "coraggiose nell'annuncio e non timorose". L'ha detto il Papa ricevendo il nuovo presidente nazionale di Azione Cattolica, Matteo Truffelli.
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«C'è bisogno di una Chiesa che non stia mai ferma, e di una associazione che si senta sempre più mossa da una santa inquietudine, persone mai tiepide ma coraggiose nell'annuncio e non timorose». Nel resoconto di Matteo Truffelli, è quanto ha detto il Papa al nuovo presidente nazionale di Azione Cattolica ricevuto in udienza. «Si è trattato di un incontro molto cordiale, direi davvero affettuoso – riferisce ancora Truffelli, 44 anni, storico delle dottrine politiche all’Università di Parma –, nel corso del quale il Papa si è informato sulla vita dell'associazione e sull'impegno dell'Azione Cattolica nella vita delle Chiese locali, accanto ai vescovi e alla comunità cristiana. Dal Papa è venuto un rinnovato incoraggiamento, oserei dire un caloroso incoraggiamento ad andare avanti, a non stare fermi». Francesco ha anche rivolto un affettuoso saluto alla presidenza, ai soci, ai sacerdoti «per l'impegno profuso in questi anni nella Chiesa e nella comunità dei credenti», come informa un comunicato di Ac. «In questo senso – aggiunge il presidente – è chiaro il riferimento alle parole che il 3 maggio scorso Papa Francesco ha rivolto all'associazione, chiamata, disse, a rinnovare la scelta missionaria "aperta agli orizzonti che lo Spirito indica alla Chiesa ed espressione di una nuova giovinezza dell'apostolato laicale". Questa scelta missionaria, disse ancora, è il paradigma dell'Azione Cattolica. Ancora una volta – prosegue Truffelli – il Papa ha voluto ricordare la necessità che la parrocchia non sia un luogo chiuso, ma abbia porte aperte per far entrare le persone ma anche per far uscire Cristo e portarlo nelle periferie esistenziali, dagli uomini e donne del nostro tempo».

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